I due volti della prima frazione con le quattro speciali pomeridiane dove il duello Ucci-Umbi si interrompe alla Semogio dove una pietra procura una foratura a Scandola che perde una ventina di secondi, fatali nonostante un ottima mini ronde che incorona Andreucci.
Con tre scratch nella prima sezione di gara, Andreucci mette una prima pietra importante sul successo di tappa. L’unico scratch che la Peugeot 208 non fa suo va alla Skoda Fabia di Scandola, che però subito dopo inciampa su una pietra che gli procura una foratura, ed anche se taglia il traguardo sul cerchio limita comunque i danni a soli 17″. Sulla mini ronde il Veronese riesce a riportarsi in terza piazza, ma un attento Andreucci riesce comunque a contenere il distacco e si invola verso il successo di tappa che gli garantisce il primo pieno di punti. Lo scratch nonostante un testa coda nel finale se lo mette in tasca un Paddon che con il buoi e tanti chilometri da mandare giù tutti di un fiato fa valere la capacità di correre sul passo affinata nel mondiale. Confermandosi così come la forza più solida in campo alle spalle di Andreucci, e battendo per un solo decimo Scandola relega le ambizioni del Veronese al gradino basso del podio. La mini ronde è fatale a Campedelli che esce di strada e butta alle ortiche la seconda piazza occupata sino a quel momento, e va ad aggiungere il suo nome a quello di Nucita uscito di strada a Bignone, che non fa danni ma resta in bilico e ne viene fuori con un ritardo troppo pesante per chiudere la tappa. Sulla ronde fa disastri anche Lim, mentre Rovanpera fora e perde cinque minuti appesantendo il suo ritardo già corposo.