Dopo lo scivolone della sua 208 sulle strade della Garfagnana Andreucci a Sanremo si prende una bella rivincita con il successo assoluto ed il pieno dei punti CIR grazie al doppio successo in gara 1 e 2. Per lui un ultima frazione esplosiva con un cinque su cinque nei successi parziali.
Sono passate solo poche ore dalla mini ronde in notturna che ha assegnato il primato in gara 1, ma sopratutto ha mandato al tappeto un Campedelli costringendolo a issare bandiera bianca anche per la tappa del sabato. Una frazione che vive nella paura si debba andare via sotto la pioggia, ma anche nel secondo ed ultimo giro quando le nuvolo sono sempre più nere, la temperatura dell’asfalto è molto bassa, la pioggia non va oltre qualche gocciolina che a stento inumidisce l’asfalto, tranne che sull’ultima prova dove inizia a cadere con intensità con le vetture allineate al via. Condizioni difficili con Andreucci e le sue gomme che si trovano completamente a loro agio e tanto per ridurre il rischio pioggia al minimo centra i primi 4 scratch consecutivi, allungando nell’assoluta ed ipotecando anche il successo in tappa 2. Così prima del via del colle d’Oggia con le prime gocce che iniziano ad intensificarsi può contare su un bel mezzo minuto nei confronti di Paddon e una cinquantina di secondi su Scandola. Abbastanza per chiudere in testa tappa e generale con un bel vantaggio su Paddon e Scandola. Con il Neozelandese sempre più a sua agio anche su una vettura meno potente come la R5, ed un Scandola che fa fatica a mettere per terra la cavalleria della sua Skoda Fabia, ed alla fine da l’impressione di accontentarsi e puntare solamente a portare la vettura al traguardo. Medaglia di legno per Perico che si difende come un leone, ma non riesce neanche sporadicamente a impensierire chi lo precede, mentre Nucita con una volata imperiosa firma l’ultimo scratch e salta proprio Perico nella quarta piazza di tappa, che gli vale qualche punto tricolore in più.