Come da pronostico, non c’è storia al Casentino: Robet Kubica (Ford Fiesta WRC) domina la splendida gara aretina con grande facilità. Dietro, Felice Re CItoren DS3 WRC) approfitta di una giornata-no di Corrado Fontana (Ford Focus WRC) per vincere la quarta prova dell’IRCup ed ipoteca il titolo. Vescovi e Rovatti fanno il vuoto nei trofei Renault, Koessler re della Mitropa Cup.
Stravince sempre lui. Beh, ovvio: Robert Kubica torna nel mondo dell’IRCup e si regala un’ennesima e prevedibile cavalcata vincente. Un po’ come a Bassano, due anni fa, ma in modo ancor più schiacciante. Tutto secondo previsioni, del resto, perché il polacco (sulla Fiesta WRC, affiancato dal connazionale Mazur alle note), da eccelso professionista qual è, fa davvero un altro sport rispetto agli altri pur brillanti gentleman-driver che popolano la serie.
Il divario tra Kubica e il primo degli ‘umani’ avrebbe potuto essere ben superiore, se il polacco non avesse forato sulla terza speciale e, soprattutto, se avesse voluto mettere realmente alla frusta i cavalli della sua auto. In ogni caso, la presenza di Kubica ha nobilitato un rally-gioiello qual è il Casentino – indiscussa prova-principe dell’IRCup – e permesso ai tanti appassionati accorsi sulle strade aretine di gustarsi uno spettacolo davvero da mondiale.
Dietro al campione in gita premio, dunque, ecco quelli scesi in gara per qualcosa di più concreto. In una gara resa ancor più selettiva dalle condizioni meteo bizzarre, il secondo posto assoluto e primo nella classifica IRCup va a Felice Re. Gara regolare e senza sussulti, per il comasco affiancato da Mara Bariani sulla Citroen DS3-WRC, peraltro facilitata dalle innumerevoli difficoltà accusate da Corrado Fontana: tra problemi elettrici alla sua Focus ad inizio gara (dopo aver vinto la prova-spettacolo d’apertura) ed una foratura, il campione in carica della serie deve rincorrere senza grandi speranze il conterraneo. E rischia quasi di superarlo con un’ottima performance sulla mitica prova di Talla (quasi 37 km, quest’anno percorsi in senso contrario rispetto al passato). Alla fine, solo otto secondi scarsi dividono i due comaschi che accompagnano Kubica sul podio: secondi che potrebbero fare la differenza tra vincere e perdere il titolo, fra meno di due mesi.
Alle spalle dei lombardi, Luca Ambrosoli (Citroen C4), autore di una prova discreta ma un po’ altalenante, seguito da un concreto Rudy Michelini, che con la DS3 è il migliore tra i concorrenti su auto di R5. Decisamente più staccati tutti gli altri, a partire da Alessandro Re (DS3-RRC), che non stupisce per i tempi ma bada alla classifica e conquista con una gara d’anticipo il titolo della S2000. Subito dietro, Max Rendina, all’esordio sulla Fiesta (R5), poi ecco il sempre incredibile Vescovi (Renault Clio-R3C), come sempre il migliore – e di gran lunga – tra le due ruote motrici e nel trofeo Clio R3C IRCup.
Il nono posto è di Koessler (Subaru Impreza-R4), piazzamento che vale al tedesco il successo nella Mitropa Cup, mentre l’ultimo gradino della top-10 è occupato da Dal Pont, re della S1600. Michele Rovatti (Renault Twingo) si aggiudica di nuovo la prova riservata al trofeo Twingo R2B, mentre Santoni fa suo il ‘Corri con Clio’ di N3. Bidini (Renault Clio-R3C) conquista il rally Nazionale, mentre Mariani (terzo assoluto) è il migliore tra gli iscritti all’IRCup. Da segnalare l’uscita di Cresci (Citroen C4), che priva il locale di un possibile podio.