In realtà a fare scoppiare la gara sono state le Fiesta targate M-Sport che hanno cominciato a pestare su un ritmo impossibile sin dai primi chilometri della mattinata, con Tanak e Ogier a tutta; purtroppo l’Estone danneggia una sospensione servendo una solida leadership a capitan Ogier su un piatto d’argento.
Quella delle Fiesta è una partenza corale, nessuno escluso ma il ritmo è altissimo ed il primo a pagare pegno è Evans, in una traiettoria si trova un pietrone che cerca di evitare ed esce di strada rimediando una foratura e compromettendo il proprio set up. Il tempo perso sfiora il minuto e mezzo e scivola lontano dalla lotta per il comando. Tanak tiene botta a capitan Ogier e fa segnare anche uno scratch, ma sulla speciale lunga appena superata la metà tocca un terrapieno con il posteriore e compromette la sospensione. Anche lui lascia così per strada un minuto abbondante e deve dare addio alla leadership che passa così senza colpo ferire nelle mani di Ogier. Neuville a cui sono state abbuonate due manciate di secondi per il mancato sorpasso di Latvala cerca di resistere, salta il suo compagno di squadra Sordo e ritorna al service in seconda posizione. Ma le due Hyundai al leader del mondiale pagano una ventina di secondi. Anche se nulla è deciso la piega che sta prendendo la gara è chiara. Il Belga cerca di invertire la tendenza nella replica pomeridiana, ma tra i due inizia un botta e risposta che non smuove gli equilibri; Ogier conclude la giornata con 16″.8 su Neuville e 51″.3 su Sordo, che alza il piede per andare a coprire le spalle al compagno di squadra. In quarta piazza resiste un ottimo Breen cerca di resistere al ritorno di Tanak che però lo salta proprio negli ultimi metri della speciale conclusiva.