Il campionato Italiano rally ritorna in occasione della cinquantesima edizione a calcare le strade del Salento, gara che potrebbe dare una svolta importante ad un campionato che non sembra avere ancora trovato un padrone. Si impoverisce però ancora l’elenco iscritti in quantità e protagonisti.
Due tappe tra il sabato e la domenica sulle strade della piana Salentina, a sfiorare i muretti a secco in pietra sempre pronti a punire la minima distrazione, sul fondo scivoloso di sempre ma con il sol leone a rendere bollente l’asfalto. Condizioni che il CIR non affronta da tempo, per cui non ci sono riferimenti prestazionali sulle quale sarà il ruolo chiave che giocheranno le gomme che potrebbe rivelarsi determinante. Per il momento la classifica propone ancora Andreucci davanti a tutti con una manciata di punti, ma con il campionato che si lascia alle spalle il giro di boa questo risultato assume una particolare importanza perché nel caso Campedelli e Scandola non riescano ad accorciare le distanze o a mettere a segno un sorpasso, la loro posizione di inseguitori diventerebbe di quelle pesanti, obbligandoli al risultato pesante nelle ultime tre gare. Per il resto il Salento fa registrare un minimo storico di vetture iscritte alla gara CIR, come avevamo previsto meno del Targa, previsione che era già stata fatta anche in sede istituzionale vista l’attribuzione di un coefficiente 1,5 che non ha sortito alcun effetto. In Salento tra gli assenti di spicco c’è anche Andrea Nucita, ma sopratutto continuano a latitare le piccoline quelle R1 che con iscrizioni agevolate, ed un bel po di iniziative per ridurre i costi, dopo le prime gare si sono dimezzate ed asfalto o terra non producono più i numeri che ci si attendeva.