Il nostro Zelindo Melegari in coppia con Maurizio Barone, con una gara da incorniciare sulle difficili strade dell’Acropoli imposta una gara con il giusto passo che gli permette di vincere l’ERC2 e firmare la sesta piazza assoluta.
L’Acropoli degli Italiani non era certo iniziata nei migliori dei modi, con Max Rendina che non ha potuto essere al via per il furto della sua Skoda Fabia appena sbarcata in terra Ellenica. Zelindo Melegari dopo lo stop forzoso nelle isole canarie ha invece sempre creduto nelle sue chance nella gara Ellenica, ed il risultato gli ha dato ragione. Una gara che ha impostato saggiamente sul passo con al fianco una vecchia volpe come Maurizio Barone che non solo dettava le note, ma si è impegnato a fargli mantenere il giusto ritmo gara, su un terreno difficilissimo dove da privati è fondamentale gestire al meglio la propria meccanica. Tra i suoi avversari il Russo Remennik è riuscito ad andare due volte al tappeto macinando pochissimi chilometri. Il suo principale avversario nella corsa continentale l’Ungherese Tibor Erdi è partito con un passo leggermente più spedito, ma non certo impossibile, visto che quando è uscito di scena aveva un vantaggio di una minutata su Zelindo, che in questo genere di gare è poco più di nulla se poi si considera che Melegari disponeva di una Lancer Evo IX contro le Evo X dei suoi concorrenti. Il capolavoro di Melegari però l’ha fatto quando aveva il successo in mano continuando a mantenere a grandi linee lo stesso passo (se non nei tratti più duri), ed alla fine è riuscito ad agganciare una sesta posizione assoluta, un risultato di grandissimo valore. Oltre al successo ERC2 si è lasciato dietro anche il folto plotone con tutte le gruppo N dei forti locali.