La gara Sarda ha proposto un WRC2 sullo stile Argentina, gara molto dura con i primi attenti a gestire le proprie meccaniche al piccolo trotto dai primi chilometri sino all’ultimo, con Kopecky la davanti e Veiby dietro nel rispetto delle gerarchie.
C’erano una volta le consegne della squadra, che in un mondiale filo Britannico suonano come team order; a volte bisogna darli ma altre quando tutti gli attori sono ben consci dei propri ruoli non è assolutamente il caso. Ed il Sardegna questo a proposto con Kopecky dominatore assoluto, con un passo visto l’assenza di concorrenza decisamente conservativo, l’unico potenziale rivale il Norvegese Veiby si è limitato ad controllare la sua piazza d’onore, molto attento, anzi attentissimo a non fare nulla che potesse nuocere o adombrare capitan Kopecky. A cominciare dai successi parziali, macinati come una macchina da guerra dal pilota Ceco, nonostante il suo ritmo tutt’altro che impossibile mentre il bimbo Norvegese ne porta a casa appena tre. Entrato a fare parte da quest’anno della squadra di Mlada per l’Asia Pacifico, ed un probabile contratto 2018 per il WRC2, ha fatto proprio tutto da diligente scolaretto con la lingua sempre fuori in modalità .. Terzo, anche se a sei minuti, un Katsuta che cresce di gara in gara, portato dal Giappone sotto l’ala di Makinen il ragazzo che subito poteva sembrare il solito raccomandato sta portando a galla un potenziale davvero notevole. Veloce sull’asfalto sulla terra ha dimostrato buone doti velocistiche ma ancora di più nella gestione del passo gara e gestione meccanica della vettura. Mettendo in ginocchio i Francesini rampanti Rossel e Luobet che chiudono la top five. Yohan con una gara decisamente incolore, mentre il Corso è stato autore di buoni tempi ma con i soliti alti e bassi frutto di una guida un’pò troppo irruente.