La prima tappa del rally Polacco propone una gara al limite dell’incredibile con la strada che si sgretola nella prima boucle, ma la replica tra lo sporco lasciato dagli ultimi ed una spruzzata d’acqua Ogier paga cara la sua posizione a tutto vantaggio di chi gli parte immediatamente alle spalle, in particolere ad un Neuville stratosferico nel copiare le linee del Francese.
Un Polonia con una prima tappa a due facce propone una prima boucle con un fondo che alterna un fondo più compatto a porzioni fangose, con la tendenza a segnarsi in maniera importante ad ogni passaggio. Abbastanza per permettere a chi parte per primo di trovarsi una tantum nelle condizioni migliori, rispetto a chi parte dietro ed a Mikolajki la classifica propone uno scontro tiratissimo a quattro con Latvala davanti di qualche secondo su Neuville, Tanak e Ogeir. Alle loro spalle il vuoto con Paddon e Sordo ad oltre quaranta secondi una vita. Nella replica pomeridiana invece si inizia con la cancellazione della Chmielewo per il troppo pubblico, ma Wieliczki la terra smossa dalle ultime vetture che riempie le traiettorie ideali, unita ad un altra spruzzata di pioggia mettono alle corde Ogier e Neuville, in qualche maniera riescono a salvarsi Tanak e Latavala che correggono le loro traiettorie ideali su quelle dei primi due per cercare di avere il massimo della motricità. Un vero calvario che però alle loro spalle riesce a sfruttare solamente Suninen che va così a sorpresa a battere il suo primo scratch assoluto in una speciale del WRC. Nelle due speciali seguenti la situazione migliora quanto basta per permettere ad un Neuville scatenato di rivedere le sue linee su quelle di Ogeir, e con due scratch riesce a recuperare i secondi persi a Tanak e Latvala e chiude così la frazione con 1″.3 sull’Estone e 6″.6 sul Finlandese. Chi paga pegno è sua maestà Ogier che con un paio di manciate di secondi persi su ogni prova chiude la frazione con mezzo minuto di ritardo. Dietro tengono in qualche maniera le Hyundai di Paddon e Sordo oltre i 40″ di ritardo. Strepitosa settima piazza per Suninen, che in condizioni al limite dell’impossibile fa vedere che non servono anni ad adattarsi a una WRC+.
