C’era un volta la vecchia serie continentale dove i protagonisti inseguivano sempre i driver dei vari campionati nazionali, un trend che i nuovi cavalieri hanno saputo invertire ma al Barum a dettare il passo è stata la Fabia del campione Ceco Kopecky che inanella il terzo successo consecutivo.
Nella prima parte della gara Kopecky cerca di imporre il suo passo, ma Lukyanuk non lo molla, il ritmo è altissimo ma nella seconda parte della prima tappa tra qualche errore veniale (un testa coda) e le bizze dell’idroguida perde nel giro di due speciali una quindicina di secondi. Abbastanza per fare suonare il campanello di allarme del pilota Russo, che sapendo di avere corso al gancio nella prima parte sa che sarà difficilissimo recuperare quei secondi. A quel punto alla luce del recente crash in Polonia preferisce tirare i remi in barca ed assicurare un ottima piazza d’onore ottenuta per manifesta superiorità, semplicemente restando in scia a Kopecky. Il pilota ufficiale di Mlada Boleslav da l’ennesima dimostrazione sull’asfalto di avere una marcia in più della concorrenza, esaltando le doti di una Fabia che sa mordere non solo sulla terra, ma anche sull’asfalto sa fare molto male. L’ultimo gradino del podio a sorpresa va alla Fabia del rientrante (per la gara di casa) Roman Kresta, l’ex cavaliere di Mlada dopo una buona partenza è riuscito ad aumentare il suo ritmo andando con un colpo di reni a soffiare il podio alla Fabia del connazionale Kostka proprio sulla finish line della gara. Un podio che però risulta un regalo del Ceco Pech, tre spanne dietro alle due lepri, ma una spanna davanti al resto del gruppo, sino a quando una doppia foratura lo ha obbligato ad issare bandiera bianca perché non disponeva di una sola scorta. A chiudere la top five ci pesa il Kajto che nella prova conclusiva salta un Griebel che si limita a portare la sua Fabia ad un traguardo che gli consegna il titolo Europeo Under 28.