Con il titolo WRC2 già assegnato il Wales rally è diventato un interessante banco di prova per i giovani rampanti che si vanno ad affacciare alla serie cadetta, visto oltretutto il pienone dei protagonisti presenti che nella prima frazione non hanno concesso nulla a nessuno.
Se il neo campione Tidemand va a mettere i puntini sulle i e con 5 scratch su 7 getta le basi di una salda leadership che guarda al successo, per il plotone degli avversari è gara ad eliminazione. Il primo a perdere il treno è Suninen che fora nel primo passaggio sulla Hafren rimediando due pesantissimi minuti, mentre il compagno di tende Camilli paga 10″ e vede le Skoda allontanarsi. Nella replica pomeridiana perde qualche pezzo anche l’armata Skoda con Veiby che finisce gambe all’aria, dopo avere sempre tallonato da vicino capitan Pontus. Una situazione che a quel punto vede Camilli allentare un pochino la presa aggiungendo qualche secondo al suo ritardo ma gestendo un ottima seconda piazza. Terzo il primo baby in test, Tom Cave dopo una partenza compassata va sui tempi dei migliori, avvicinandosi pericolosamente a Camilli. Tom era forse il meno atteso terzo in Finlandia con la i20, ma in una gara senza troppi spunti si è visto sbattere la porta in faccia nella prima selezione di Alzenau. Lascia così la Coreana per tornare sulla Fiesta e sulle prove di casa i tempi gli danno ragione. Per trovare un altro osservato speciale bisogna risalire sino al settimo posto dove c’è la Fabia di Nordgren, dopo una partenza molto tranquilla finalmente si vede qualche lampo, ma con un distacco di un minuto e mezzo servirebbe qualcosa in più che qualche fulmine, sopratutto considerato che tra i giovani in orbita Skoda c’è anche Veiby, fermo per un cappottone ma autore di tempi di ben altro spessore. Baby Kalle fedele al copione che recita di fare strada parte al piccolo trotto, perso nelle retrovie si deve fermare per problemi tecnici, impressiona per la capacità di sapere ascoltare, in attesa di vedere qualche pezzo d’autore. Ultimo della lista ma non per colpa sua, ma di chi continua ad evitare l’ingaggio WRC2, probabilmente per non vedere confronti diretti è Huttunen. Il Finnico si tiene del margine ma l’impegno lo mette eccome, ma non riesce a restare aggrappato alla top five e nella replica come Rovanpera si deve fermare con il cofano alzato.