Nella settimana dopo il Galles finalmente qualcosa sembra si sia mosso, ed in Australia (o nei giorni successivi), almeno questa è la speranza di Wilson, Ford potrebbe ufficializzare il suo rientro nei rally. Un rientro che tra i tira e molla degli ultimi mesi ha fatto molto rumore.
Che la grande festa Gallese, con il doppio titolo costruttori e piloti, abbia scosso i vertici USA dell’Ovale blu è solo una mezza verità, considerato che il titolo costruttori in M-Sport lo avevano già pesantemente opzionato in Germania. Mentre quello piloti qualcosa di molto simile alla parola fine era stata messa appena finito il Catalunya. La trattativa che da settembre, sia pure tra alti e bassi, speranze sfumate e porte mai chiuse è continuata a ritmi serrati. La loro latitanza alla festa in terra Gallese, anche se poteva sembrare molto strana viste alcune uscite a spot di uomini Ford, come alla fine della power stage del Montecarlo. Va letta in una chiave differente: innanzitutto per la portata della trattativa in essere (economicamente parlando), secondo ma non certo per importanza il pericolo di un effetto boomerang negativo mediatico. Così dal giorno dopo si è ricominciato a trattare in maniera seria, sopratutto su quale sarà l’entità dell’intervento di mamma Ford, che da quanto trapelato sembra più vicino a quello di un comune sponsor, visto che in questo momento per lo sviluppo della Fiesta M-Sport sembra avere tutte le carte in regola per farlo in casa, ma necessità di budget comunque importanti. Un impegno che potrebbe portare anche quei soldini necessari a riconfermare Ogier, almeno per una stagione completa e non subire l’onta di un cinque volte campione del mondo, ingaggiato come battitore libero di gara in gara. Anche se non sembra esserci alcuna volontà di mettere sotto contratto i piloti in maniera diretta, anche per quello potrebbe esserci qualche dollaro in più per M-Sport da dirottare sul fronte piloti.