In Australia il mondiale si appresta a chiudere il 2017 con tutti i giochi fatti, ed a parte i protagonisti iscritti al WRC le serie cadette vanno letteralmente deserte con solo due iscritti tra il WRC2 ed il Trophy. Ma la battaglia per il successo si annuncia tiratissima, visto che il Galles ha decretato il liberi tutti.
Qualcuno diceva i numeri non mentono, ma le trentaquattro vetture iscritte al rally d’Australia non sono poi così male. Tutto sommato è andata meglio che in Argentina e Messico dove almeno il WRC2 una manciata di concorrenti per gara li ha portati, mentre tra i canguri l’unico al via è baby Rovanpera. Che si prepara a dare un tocco di gioventù in più al WRC2 pronto a festeggiare il suo primo vincitore Under 18. In Australia però la sfida per l’ultimo successo stagionale si annuncia davvero pirotecnica, con un attesissimo braccio di ferro (anche ai botteghini delle scommesse) tra Neuville e Tanak.Il Belga a livello prestazioni ha dimostrato in più di un occasione di essere l’anti Ogier, ma se i due ritiri al Monte ed in Svezia hanno lasciato il segno, forse hanno pesato ancora di più una serie di prestazioni a metà stagione smaccatamente condizionate dalla pressione di giocarsi il mondiale. Pressione che con un colpo di spugna è svanita dalla seconda tappa Gallese, quando i calcoli hanno lasciato il posto al o la va o la spacca. L’obbiettivo a Coffs Harbour per il Belga è quello di andare a mettere il suo quarto sigillo stagionale, e tenersi stretto il titolo simbolico di vice campione. Ma contro avrà un Tanak anche lui votato alla morte, per cercare di pareggiare il conto dei successi scratch e magari togliersi anche la soddisfazione di sorpassare il Belga in campionato. L’Estone inoltre potrà contare sull’appoggio di Ogier, i due hanno giocato un mondiale tatticamente perfetto, sempre pronti a coprirsi le spalle, ed anche se non si sono mai fatti regali a parte nell’ultima power stage, Seb sa che deve molto a Tanak. In Australia senza più imperativi per i punti, è facile intuire che Ott tenterà di fare saltare il banco a tutti i costi, così finalmente si potrà vedere quale è il reale livello sulla terra tra la Hyundai e le Fiesta. Inoltre dalla sua il venerdì avrà una posizione di partenza ideale, il giusto compromesso tra strada pulita e l’eventuale polvere che senza pioggia potrebbe mettere qualcuno in difficoltà