Dopo il loro intervento diretto nella trattativa con Ogier era chiaro che il 2018 sarebbe stato l’anno del rientro, inoltre nei test sulla livrea bianca e red bull la Fiesta accampava un bel marchio dell’ovale blu, ed oggi ponendo il proprio nome nell’iscrizione al titolo costruttori del team di Wilson si conclude o quasi un interminabile soap.
La pubblicazione da parte della FIA dell’elenco dei costruttori iscritti al mondiale marche ha fatto cadere tutti i dubbi sul rientro in maniera ufficiale del brand automobilistico Americano. In realtà si tratta di un apporto legato principalmente al budget, visto che per come oggi si è strutturata Ford Performance più che un polo tecnologico centrale (vedi Hannover per Volkswagen), è una gestione del marchio sportivo dell’ovale blu nel motorsport, Certamente a livello aerodinamico qualche entratura in più per lavorare sugli affinamenti, ma anche in questo caso si tratta di interventi indiretti con strutture non interne. Budget indispensabili per dare più che un impulso allo studio o sviluppo teorico se così vogliamo chiamarlo, per i chilometri di test necessari per la validazione di nuove soluzioni. Inoltre sarà interessante capire se a Birmingham oppure a Montecarlo Ford opterà per un ingresso a basso profilo oppure ci sarà anche una presentazione pubblica. E sarebbe anche interessante sapere quali sono gli accordi con i piloti, visto che nel caso di Ogier l’intervento nella trattativa è stato direttamente di Ford Performance, ed è quindi abbastanza chiara la volontà ed anche l’impegno economico per avere questo o quello, quindi è probabile che indipendentemente da con chi è stato stipulato il contratto Ford possa usufruire dell’immagine dei suoi piloti nella maniera più opportuna.