Il ghiaccio poco spaventa driver e ricognitori, molto attenti a curare le note nella salita, ma tutti prendono sottogamba uno dei tornanti della discesa che invece si ghiaccia e nell’uscita in contropendenza tira fuori molti dei protagonisti.E la leadership è sempre per il solito Ogier.
La gara Monegasca è forse la più imprevedibile del mondiale, ma questa volta sono bastati pochi chilometri per dare una prima svolta significativa, alla gara, ed a farla non sono stati i quattro chilometri di ghiaccio della salita, ma il tornante in contropendenza in discesa. Quello quando la speciale si percorreva in senso inverso ha sempre creato i maggiori problemi, impedendo la scalata al colle a molti. A prenderlo sotto gamba sono stati in tanti, ma forse il più spavaldo ovvero Ogier è quello che è riuscito a uscirne vivo, un colpetto di acceleratore e la vetture è cominciata a scivolare di traverso a velocità zero per una lunga discesa in contropendenza. Vedere Ogier arrancare ha fatto pensare ad un primo colpo di scena, in realtà è subito saltato agli occhi che in quel punto sarebbero andati fuori in tanti. Così Neuville e Evans lasciano subito quattro minuti, Meeke un bel minuto e mezzo, mentre i due terzi dell’armata Toyota perdono una quarantina di secondi. Unico a salvarsi è Mikkelsen, che messo in preallarme dall’uscita di Neuville passa indenne la trappola e riesce a atare in scia ad Ogier a soli 7″ mentre Lappi, Sordo e Breen si salvano ma pagano una ventina di secondi. Una prima svolta importantissima che in Hyundai modifica subito le gerarchie con Andrea che doveva giocare in difesa che si trova una seconda piazza bella pesante per chi doveva coprire le spalle ai compagni. Così a Bayons Ogier sente la gara in pugno e affonda un bel colpo, mentre il Norvegese gioca da uomo scquadra per i punti e scivola a 17″.3 dal Francese ma alle sue spalle a 25″ dalla testa c’è Dani Sordo. .