Con l’annuncio del Greco Jourdan Serderidis presente nel 2018 a due round iridati con la Fiesta WRC+ di Wilson, si può dire che è ufficialmente iniziata la guerra tra i vari team per accaparrarsi i pochi clienti interessati al mondiale senza lesinare lusinghe promesse.
Dopo avere vinto con la Citroen DS3 il WRC Trophy Jourdan Serderedis era atteso in un paio di appuntamenti iridati al volante di un WRC+; gli indizi propendevano per una C3 + sopratutto considerato che una delle frecce rosse era appena stata passata nelle mani di PH Sport. Ma alla fine a spuntarla è stata la M-Sport, dalle dichiarazioni di entrambi le parti in più di un occasione si è parlato di vettura campione del mondo, ma in realtà a pesare sulla decisione potrebbe essere anche stata la possibilità di Serderidis di rientrare nella line-up della squadra in Germania ed Australia. I clienti di M-Sport sanno di avere a disposizione le stesse soluzioni delle vetture ufficiali, ma con il Greco il miraggio della line up ufficiale come terza vettura, potrebbe avere spiazzato la concorrenza. La guerra per piazzare le nuove WRC+ alla fine della loro vita da ufficiali comincia a dare i primi grattacapi, con una cronica mancanza di clienti, vuoi per i costi stellari, ma anche per l’impossibilità di correre fuori dalle strade del mondiale. In gare meno lunghe e costose, dove sia possibile ambire al podio, mentre nel WRC spesso è difficile mirare alla top ten. Così a parte la Svezia dove Henning Solberg prenderà il volante della Fiesta Adapta, che non riesce a trovare acquirenti e Bertelli al volante della Fiesta by M-Sport, per il resto si viaggia ai minimi storici. Unica eccezione la trattativa Toyota Al Attiyah, alle spalle dei due ci sono i solidi rapporti nei raid, che potrebbero spianare la strada all’accordo con il Qatar partner di Nasser. Ma la diffidenza è tanta, importanti sono le richieste ed altrettante le pretese di garanzie, con i prospetti di future baruffe che spaventano entrambe le parti.