Nella boucle del mattino la nevicata fa meno danni del previsto, ma nella replica pomeridiana la neve che non è mai stata tolta unita al ghiaccio tritato, sporca le linee ottimali condannando Ogier, Tanak e Latvala mentre Hyundai e Citroen che partono dietro fanno il vuoto.
Ogier ma sopratutto Tanak e Latvala, dopo avere goduto nelle ricognizioni per il panorama invernale e strade ghiacciate, con muri di neve mai visti da queste parti, in questa prima giornata di gara hanno finito per rimpiangere il fango dell’anno passato: Se lo spettro di una nevicata, si è risolto con una spruzzatina che ha rallentato sopratutto Ogier, anche se meno del previsto, Tanak combattendo come un leone è comunque risuscito a chiudere il primo giro con una ventina secondi di ritardo pagati quasi interamente nella seconda metà di Rojden. Mentre nel secondo passaggio la neve che non è mai stata tolta, assieme alla limatura di ghiaccio, portata dal passaggio degli ultimi concorrenti sulle linee ideali ha messo letteralmente alle corde i primi tre. Vagonate di secondi, che in Svezia pesano come il piombo, che se si sono volatilizzate facendo perdere ai primi sulla strada ogni speranza di riuscire almeno ad arpionare il podio. A gioire, ma anche ad impressionare è stato Neuville, quinto sulla strada, quindi con condizioni buone ma non ancora ideali, dopo una partenza eccessivamente prudente ha buttato giù il piede ed ha fatto il vuoto, resistendo anche a chi gli partiva dietro e nel finale è riuscito a limargli qualche decimo, ma non a scalzarlo dalla leadership. Alle sue spalle a poco meno di una manciata di secondi si insedia il suo compagno di squadra Mikkelsen, che attacca ma non rischia più del lecito, accontentandosi di sfruttare il vantaggio che gli arriva dalle linee pulite. Una condotta molto simile al suo connazionale Norvegese Ostberg, che nel finale non da tutto e si accontenta della quinta piazza ad una decina di secondi dalla testa. Mentre il suo compagno di squadra in Citroen Breen aumenta il ritmo nel finale e con due scratch porta a casa la quarta piazza a una manciata di secondi dalla Hyundai di Andreas. Ad agganciare il podio grazie ad un ultimo imperiale scratch a Torsby è un pimpante Paddon, che per un niente salta in un sol colpo, sulla linea di arrivo, le due Citroen. il neo Zelandese sempre molto veloce ha segnato due scratch facendo però gioco di squadra, ovvero coprendo le spalle ai due compagni di squadra. Poi con un ritardo accettabile troviamo solamente la Fiesta di Suninen a 25″, mentre ne paga 38″ Lappi che va dritto nella replica di Svullrya, perde una mezza minutata e il treno per il podio. I primi quattro sulla strada, ovvero il poker del Montecarlo veleggia oltre il minuto dal trenino di testa, una vera eternità per una gara veloce come quella di Karlstad.