La nutrita pattuglia azzurra, fatta sopratutto di giovani nella prima giornata sulle difficile prove di Norvegia ha assolto molto bene il proprio compito macinare chilometri, ed imparare una gara fuori dagli schemi per i piloti dell’Europa del sud.
Iniziamo dal WRC2 con uno Scandola che guida la pattuglia tricolore appena fuori della top ten di classe. Nel primo passaggio sulla lunga si ferma in un muro di neve, perde pochi secondi ma compromette la cinghia dei servizi, nel trasferimento seguente riesce a sostituirla ma paga quasi tre minuti. Nulla di compromesso anzi con un secondo giro in crescendo aumenta il suo feeling con il fondo. La prova lunga è invece fatale a Linari che finisce in un muro di neve e non riesce ad uscirne, un inizio difficile dopo due anni di stop ricominciare passando da un N ad un R5 non è facile sopratutto in Svezia. Nello Junior invece un impeccabile Bottarelli chiude all’ottavo posto, dopo una prima tornata prudente nel secondo giro si lascia andare e senza esagerare su ogni prova abbassa i suoi tempi di una mezza minutata. Una bella dimostrazione di sapere correre intelligentemente ed avere potenziale. Parte bene il giovane Oldrati, che non è distante da Bottarelli, ma purtroppo esce e rompe il radiatore compromettendo il motore e la possibilità di ripartire. Un peccato, ma tutto sommato partire in Svezia con un bagaglio di gare alle spalle pari a zero, non ci sii può certo lamentare. Al di fuori delle due serie support troviamo Luca Hoelbling e Tamara Molinaro che hanno fatto una gara parallela, con il gentleman Veronese autore di un bel crescendo che gli ha permesso di saltare nel secondo giro di prove la Comasca. A chiudere la pattuglia il giovane Giacomo Frisiero, che con la sua vecchia Mitsu, nelle ultime tre speciali è costretto a issare bandiera bianca, rifugiandosi nel rally2, per ripartire il sabato.