Il Junior WRC che quest’anno ha preso il via sulle speciali Svedesi, propone una corsa a senso unico aperta al club dei giovani Vikinghi, con il resto del plotone inevitabilmente impegnato in una corsa ad handicap visto la tipicità di questa gara da fare tutta con i chiodi lunghi.
Il principio di uno Junior che forgia i giovani talenti che aspirano ad essere i futuri protagonisti del mondiale su tutti i terreni è un concetto sacrosanto, la Svezia per gli under che mai si sono misurati da queste parti è una corsa ad handicap che nell’ottica di un campionato forse è davvero troppo penalizzante. Pari macchina in una gara velocissima dove i secondi pesano come macigni, dopo la prima tornata di speciali Radstrom e Begrkvist sono in testa alla gara a pari tempo, alle loro spalle l’Estone Torn (che come tutti i Baltici divide gli stessi geni dei vikinghi) a 8″.6 mentre tutti gli altri veleggiano oltre il minuto. I due Svedesi se le danno di santa ragione e si rimpallano la leadership da una speciale all’altra, ma nella seconda frazione Radstom vince cinque speciali, così dopo avere preso il timone della consolida la sua leadership mettendo una ventina di secondi tra se ed il favoritissimo Bergkvist, abbastanza per permettersi una tappa finale in controllo. L’Estone Torn conclude la prima tappa con venti secondi di ritardo, chiara dimostrazione della fatica che fa a tenere il passo dei primi due e nella prova di apertura del sabato rovina fuori e pone fine alla sua gara. La terza piazza passa così a Tannert, il suo ritardo è abissale ma lo è anche il vantaggio da chi lo insegue ed a fine giornata si tiene stretto la terza piazza, con una bella minutata su Folb. A chiudere la top five troviamo l’Irlandese Callum seguito da Franceschi e dal nostro Bottarelli, due giovanissimi classi 96 e 97, che hanno disputato una gara in crescendo che lascia intravedere un buon potenziale. Il Francese nella seconda frazione ha impressionato per la costanza con la quale ha battuto tempi importanti, non lontano dai jedi del ghiaccio. Mentre il nostro Bottarelli da bravo apprendista si è migliorato di speciale in speciale, in più di un occasione ha dato l’impressione di viaggiare in briglia, preferendo portare a casa punti che da queste parti per un ragazzo del sud pesano doppio.