Qualche giorno fa è cominciata a circolare la notizia che Giovanni Bernacchini avrebbe appeso il casco al chiodo, era prevedibile un suo incarico gestionale nel motorsport ma la notizia che sarà lui a rilevare il timone sportivo per il marchio dello scorpione è una stata una gran bella sorpresa.
La notizia è cominciata a rimbalzare nel fine settimana, ed anche se non c’è ancora l’ufficializzazione è cosa certa che da marzo in Abarth inizierà un nuovo ciclo che vedrà al timone di comando Giovanni Bernacchini. Il copilota dai natali Milanesi, figlio d’arte dopo una lunga e onorata militanza sul sedile di destra ha deciso di appendere il casco al chiodo, per passare al ruolo di direttore sportivo e Racing Manager in seno al marchio dello scorpione, marchio che da sempre è simbolo del brand sportivo del gruppo Torinese. Una scelta di peso a livello sportivo, perché con i suoi trascorsi internazionali nel WRC dove ha collezionato circa 200 gare, ed un titolo WRC2 al fianco di Nasser Al Attiyah, oltre al WRC Junior e WRC3 alle note di Tempestini, è tra i più qualificati navigatori mondiali. Quello che lo attende non è un incarico facile, dopo un inverno denso di cambiamenti in seno al reparto corse, si riparte da una pagina bianca. La scelta del personaggio è tra le più azzeccate, quella ideale per ridare lo smalto che in questi ultimi anni è mancato al marchio dello scorpione. Abarth dopo l’era della Punto S2000 ha vissuto una lenta parabola ascendente, una scelta che fa però intuire la volontà di invertire questa tendenza.