Il rally Messicano nel WRC2 proporrà una prima interessantissima sfida tutta under 18 con Rovanpera e Bulacia che si misureranno con i ventenni Huttunen e Solans, ma sopratutto contro il campione in carica Pontus Tidemand.
Una gara tutta in quota, a corto di ossigeno per le meno potenti R5 non è certo un esercizio facile, ed è per questo che il favoritissimo non può che essere Tidemand che l’anno scorso su queste speciali ci ha corso battendo di misura Camilli. Ma se da una parte pesa la mancanza di esperienza, dall’altra c’è l’ombra di uno Svezia corso sulla difensiva, nella stessa maniera con la quale ha vinto il titolo l’anno passato. Che Katsuta abbia potuto contare su un ottima gomma, non può certo giustificare un Tidemand che nella gara di casa è sembrato correre solo sulla difensiva, come se avesse paura di andare in soglia. In Messico se vuole fare il bis gara, ma sopratutto campionato, dovrà cominciare a cambiare passo. Rovanpera parte come altre volte nel ruolo di scudiero, ma questa volta ha il peso della sua prima da ufficiale, ed è chiaro che l’imperativo sarà fare chilometri e non sbagliare, ma il ragazzo su quel generi di sterrati ha comunque un gran bel passo e se si trovasse davanti non si tirerebbe certo indietro. Poi ci sono i Fordisti con un altro giovanissimo Marquito Bulacia, il Boliviano sa di dover fare chilometri ma su quel tipo di strade potrebbe anche farsi notare e poi c’è lo Spagnolo Solans, dopo una Svezia corsa con circospezione e prudenza, con il solo scopo di fare chilometri, sugli altopiani di Guanajato il passo sarà un altro. Certamente non un la va o la spacca, ma lui che è giovane ma non giovanissimo sa di dovere fare qualcosa in più, se non altro per l’esperienza di tante stagioni. L’anno passato nello junior ha dimostrato di avere una grande solidità mentale nel sapere miscelare velocità e regolarità, ed è probabile l’esercizio riesca a farlo nella stessa maniera sulla R5 vettura con la quale in Svezia ha preso un buon feeling, come ha dimostrato la progressione dei suoi tempi. L’ultimo pretendente di spicco è Huttunen, in Svezia ci ha provato ma un pò lui un po la sua vettura hanno pagato pegno, ora dovrebbero arrivare le Evo e su un terreno dove può esprimersi bene anche senza troppa esperienza. L’esame vero sarà per la sua Hyundai, con un propulsore che per la prima volta dovrà fare i conti con l’altitudine, oltre ad un terreno che a tratti propone porzioni belle dure, che in passato la Coreana ha dimostrato di soffrire.