SCANDOLA CAMBIA SCARPE

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Nelle ultime due stagioni sulla terra è stato lui il reuccio del CIR, ma sull’asfalto ha alternato grandi prestazioni ad altre dove ha lasciato per strada dei punti che gli sono costati molto cari nell’economia CIR. Quest’anno si ripresenta con la variabile D-Mack, che farà anche arricciare il naso a qualcuno ma dopo il Germania 2018 ha un prodotto al top anche su asfalto.  

Dopo il titolo vinto nel lontano 2013 di podì e successi scratch ne sono arrivati davvero tanti, ma alla fine gli sono sempre mancati quei piccoli punticini che gli avrebbero permesso di vincere il suo secondo titolo tricolore. Quest’anno però una ragione per crederci forse c’è e paradossalmente sono le piccole e grandi novità come D-Mack. Una storia che ci riporta qualche CIR indietro quando nella quotidiana guerra per fare quadrare i bilanci il calzaturificio di Clermonth Ferrand dovette scegliere tra Basso e Scandola ed optò per il Veronese. Con una mossa a sorpresa Fissore il responsabile BRC decise di non appoggiarsi ad un gommista, ma comprare sul libero mercato il prodotto più confacente a quella gara. Una giocata fuori da ogni schema, che alla faccia di chi l’aveva criticata si rivelo la chiave di volta per il successo finale di Basso. Oggi la scelta è caduta su Scandola, ma il Veronese oggi può contare su una D-Mack (con la quale ha cominciato a parlare da inizio anno) che due anni fa era impegnata quasi full time solo nel mondiale. Conoscendo il sentore Italico sempre pronto ad arricciare il naso al nuovo, a meno che non sia costoso e di grande immagine, dubbi e perplessità non sono tardate ad arrivare. Dimenticando quello che le coperture made in England hanno fatto vedere lo scorso anno in Germania. Umby questa volta più che su una fornitura potrà contare sul supporto diretto dello staff tecnico capitanato da Brivio, che ha puntato sul Veronese per proseguire nello sviluppo del prodotto asfalto. Ed i risultati potrebbero essere davvero sorprendenti, perché partendo da una base già ottima, oramai livellata con la concorrenza, potrà contare su uno sviluppo mirato, in grado di fare la differenza. D-Mack ha il suo punto di forza proprio nella rapidità delle risposte che è in grado di dare, trattandosi di una struttura piccola meno soggetta ai lenti standard delle grandi multinazionali. Umby il Ciocco ha sempre faticato a digerirlo, ma asciutto o bagnato che sia (visto il clima di questi giorni di sicuro umido e sporco non mancheranno), le condizioni saranno ideali per le D-Mack. Inoltre Scandola è appena uscito dallo Svezia, una gara che a livello di feeling ha dato molto e qualche sorpresa interessante potrebbe regalarla anche lui.     

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