Dopo il ritorno della tradizionale apertura ad inizio gennaio sulle strade dello Janner il campionato Austriaco ritorna al suo standard classico con il Rebenland dove a vincere a mani basse è la Fiesta R5 di Nicky Mayr.
Alla fine del campionato 2017 Baumschlager aveva appeso il casco al chiodo, ma se la carne e debole i chiudi mal piantati sui muri lo sono ancora di più. Così essendogli cascato sui piedi un paio di volte prima lo ha usato per un paio di innocenti test sulla Polo R5, e poi visto una defezione dell’ultima ora non ha resistito al richiamo della Fabia, ed è partito per il Rebenland. In un campionato dove i protagonisti full time sembrano essersi ridotti ai soli Mayr e Grossing, in molti e forse anche lui si attendevano un ritorno dirompente. Ma in realtà dopo qualche scratch vinto di misura e le pronte repliche dell’alfiere dell’ovale blu, dopo cinque speciali nonno Raimund guidava la gara ma con soli cinque decimi sul suo avversario. Se da un lato mancava la pressione di chi deve pensare anche ad un campionato, dall’altro la voglia di vincere gli hanno giocato un brutto scherzo, ed ha rimediato un uscita di strada con relativa botta pesantissima. Portato in ospedale per accertamenti, ha dovuto trattenersi per una frattura della prima vertebra lombare, che lo obbligherà a qualche giorno di riposo vero. E magari a piantare meglio nel muro il chiodo a cui aveva appeso il casco. A quel punto Mayr si è ritrovato la gara in mano, anche perché il secondo, ovvero Grossing, nonostante fosse alla guida di una Fiesta RS WRC gli pagava già una minutata e l’emorragia di secondi. La tappa si conclude così con il Ceco Cerny terzo. Nella seconda frazione con delle posizioni oramai consolidate i primi cercano di amministrare ma terminata la prima boucle nelle repliche compare anche la neve a complicare l’equazione. Mayr continua a difendersi egregiamente, ma a salire in cattedra è il Ceco Cerny che di slancio salta Grossing, in debito di feeling e mancanza di gomme adatte a quelle condizioni estreme. Il pilota Austriaco riesce comunque a salvare il gradino basso del podio per un solo secondo sulla Fiesta R5 dell’Ungherese Hadik anche lui in rimonta, Purtroppo la nutrita pattuglia Italiana perde per strada Paolo Pasutti, Marco Guerra e Elvio Volpato. Il primo sulla pedana di Leutschaach è Guido Persello che porta la sua Opel Kadett GT/E al 42° posto, al traguardo anche i due scritti alla Mitropa Cup Carlo Zinutti con la piccola Peugeot 106 e Ruggero Ravaglioli con la Ford Mustang.