L’IRC 2018 riparte, come prevedibile, nel segno del suo ‘cannibale’: Luca Rossetti (foto Amicorally) domina anche al Lirenas, centrando il settimo sigillo in otto partecipazioni alle gare della serie. Di Palma, novello Icaro, paga con un’uscita il tentativo di tenere testa al friulano. Il podio, monopolizzato dalle Skoda Fabia, completato da Alessandro e Felice Re. Molto bene Razzini, Rovatti si conferma il Rossetti a due ruote motrici, a Ciuffi il successo nel trofeo Peugeot, a D’Alto la gara Nazionale.
Il campione, come da copione. L’IRC apre la sua diciassettesima stagione nel segno di Luca Rossetti, campione in carica (e numero uno morale dell’edizione 2016). Navigato da Eleonora Mori sulla Skoda Fabia R5 della PA Racing, il friulano vince senza troppi patemi anche il Lirenas, prima delle quattro prove sulle quali si articola l’edizione 2018 del campionato. Un successo alla Rox, ovvero perentorio: le altre due Fabia approdate sul podio, quelle di Re figlio e padre, staccano tempi dignitosissimi, ma mai sul livello della vettura con il numero uno sulle portiere.
Un tranquillo week-end senza paura di non farcela, dunque, quello vissuto dal Rox? Sì, ma non del tutto: a vivacizzare il Lirenas ci pensa il varesino ‘Gio’ Di Palma, a sua volta in gara su una Fabia: il lombardo, navigato dal fido ‘Cobra’, vive un sabato da leone, arrivando al giro di boa della gara laziale con un decimo di margine su Rossetti. Ma il blitz è una mera illusione e lo si capisce al primo impegno cronometrato della domenica, quando Di Palma finisce come Icaro: complice una scelta azzardata di pneumatici (i più duri a disposizione), il giovane lombardo ‘precipita’ fuori strada, lasciando campo libero a Rossetti-Mori. Da questo momento, l’ex campione europeo gestisce (ed incrementa) il margine sui rivali, arrivando a Cassino con 45”7 di margine su Re Jr e con un bottino di 7 scratch su otto prove speciali in programma.
Detto di Rossetti-Mori, meritano la promozione anche i più veloci degli ‘altri’, ovvero Alessandro Re-Florean (i quali buscano 10” di penalità per una partenza anticipata) ed il padre Felice, sempre con Mara Bariani; applausi per gli emiliani Razzini-Marcomini, convincenti al primo impegno ‘vero’ sulla Peugeot 208: a loro, la soddisfazione di stare davanti anche alle Fiesta WRC degli aretini Cresci-Ciabatti e dei veneti Gentilini-Gastaldello; dietro di loro, altre due Fiesta, stavolta di classe R5: sono quelle dei corsi Alerini-Barichella e dei lombardi Roncoroni-Brusadelli.
La nona posizione è occupata dal ‘Rossetti a due ruote motrici’, ovvero Michele Rovatti: il toscano, passato con la navigatrice bolognese Valentina Catone dalla Clio R3 a quella S1600, continua a nobilitare il campionato con prestazioni superlative. Alle spalle dell’equipaggio tosco-emiliano volante, i modenesi Zanni-Mucci (Fiesta-R5), all’esordio su queste strade, chiudono la lista dei primi dieci.
La bandiera a scacchi di Cassino resta un miraggio, oltre che per il già citato Di Palma, anche per ‘Pedro’ (iscritto fuori campionato alla gara frusinate) e Campana, entrambi usciti di strada, e per Gianesini, il quale abbandona causa totale assenza di feeling con la Fiesta WRC.
L’unico trofeo monomarca rimasto fedele all’IRC, il Trofeo Peugeot Competition Rally 208 dedicato alle 208 di classe R2B, saluta il successo dei toscani Ciuffi-Gonella: il giovane figlio d’are griffato Aci Team Italia ha preceduto con ampio margine il veloce modenese Giacomo Guglielmini (con il ligure Simone Giorgio), che chiude con un brillante argento il primo impegno su questa vettura, buon terzo è il toscano Straffi. Il rally Nazionale premia la Ford Fiesta R5 di D’Alto-Liburdi, i quali strappano il primato alla Mitsubishi Evo IX (N4) di Marcoccia-Parisi, i cui sogni di gloria s’infrangono fuori strada nelle fasi finali, nel tentativo di contenere l’assalto della più competitiva Fiesta dei futuri vincitori. Sui gradini laterali del podio, ad oltre un minuto dai vincitori, Miele-Patriarca (Peugeot 208 R5) e Cante-Lautieri (Renault Clio N3).
L’IRC tornerà in scena sulle strade parmensi del Taro il 9 e 10 giugno prossimi, e in quell’occasione entreranno in scena i coefficienti maggiorativi che assegneranno un punteggio aggiuntivo ai concorrenti arrivati dal secondo posto in giù al Lirenas (per esempio: Rossetti, in caso di vittoria, intascherebbe 50 punti, mentre Alessandro Re ne otterrebbe 52,5 e Di Palma 57,5). Questo criterio, introdotto quest’anno, mira a compattare le graduatorie e ad arrivare al Valtellina con il titolo non assegnato e, magari, ancora ampiamente in discussione. Non sappiamo se questa trovata sia stata pensata per evitare che il campionato diventi una… International Rossetti Cup, visto lo strapotere manifestato dal friulano in queste stagioni; di sicuro, questa sorta di DRS applicato al pallottoliere, oltre ad essere più complicato di un testo della gazzetta ufficiale, non convince proprio. Per carità, siamo certi che l’artificio avrà gli effetti sperati: ma che gusto ci sarebbe a vincere – o solo rischiare di farlo – con l’aiutino?