Il braccio di ferro tra l’organizzazione Britannica ed una parte della Federazione sembra volgere al termine con una salomonica soluzione, che però sta portando a galla una volta di più un certo scollamento tra i vertici ed una base che in questi ultimi anni è sempre stata in linea con il promoter.
La prima mossa è stata quella della Fia, non quella di Paragi del potere politico vero, ma quella che bada alla sicurezza ed alle regole del WRC, quella che lasciata negli ultimi anni troppo a se stessa più che interprete della federazione è sembrata più vicina alle esigenze del promoter. Senza troppi se e ma ha cassato in maniera netta la power stage perché su asfalto, ragioni di sicurezza e sportività visto che una speciale anomala andrebbe ad assegnare i punti della power stage. La rigida presa di posizione della federazione UK, nonostante in ballo ci sia anche il rinnovo contrattuale per il prossimo triennio per la permanenza nel WRC del rally Wales, è risultata abbastanza anomala. A meno che dietro non ci fosse un appoggio politico importante. E la politica, in perfetto politichese è riuscita a coprire le sue fratture, ma a spuntarla è stato come avevamo supposto qualche giorno addietro l’organizzatore che a quanto pare andrà avanti con il suo programma originale. Ovvero mandare in diretta la speciale finale in un orario televisivamente appetibile quello di mezzo giorno. Il termine corretto è esattamente prova conclusiva, perché la power stage verrà anticipata in una delle anonime forrest stage. Anche per questa ci sarà la relativa diretta televisiva ma in orario da appassionati, una soluzione salomonica che questa volta è andata a salvare capra e cavoli, ma nel futuro prossimo si intravede un ritorno della Federazione decisa a riprendere in mano il suo ruolo politico, sportivo.