Dato per assodato che sulle speciali di Santa Rosa si giocherà la partita più importante dell’Argentina Neuville, Tanak e Ogier, ovvero i primi tre che spazzeranno la strada sono partiti alla morte nella speciale spettacolo per cercare di limare qualche decimo agli avversari.
C’era una volta una lunga serie di luoghi comuni, ed uno di quelli che ricorreva allora come oggi è “che nelle speciali spettacolo si ha tutto da perdere e niente da guadagnare”. Una verità che però non vale per tutti, da quando il regolamento impone ai primi in classifica di partire per primi e quindi sulla terra pulire le traiettorie agli avversari, in più di un occasione nella prova spettacolo di apertura i primi della classe partono subito alla morte. In attesa di una tappa calvario, dove si rischia di vedere sfumare le proprie ambizioni in una lenta emorragia di secondi, riuscire a metterne qualcuno in carniere nella spettacolo male non fa di certo. Così anche se la speciale di Cordoba è risultata meno selettiva di quella di Guanajuato (tra marciapiedi e trabocchetti) a battere i tempi migliori sono stati Neuville, Tanak e Ogier. Alle loro spalle troviamo Mikkelsen, Meeke, Lappi e Suninen con distacchi di pochi decimi, effetto di una speciale spettacolo vera e quindi poco selettiva. La battaglia, quella dura, è quindi deflagrata nella maniera più dirompente, ed ora nel riposo notturno i primi stanno sognando un meteo fedele alle previsioni con un cielo coperto e pioggia. Da previsioni troppo poca per equilibrare lo svantaggio di essere per primi sulla strada, ma si sa che bastano pochi millimetri prima del via di una speciale per fare diventare la terra un pelo più fangosa e permettere a chi parte per primo di limitare i danni. Partenza con qualche cruccio per Breen che paga ritardo ad uno dei primi C.O. ma se la cava con soli 10″, mentre nel WRC2 Solans deve registrare un altra partenza da dimenticare, obbligato ad alzare subito le braccia per la rottura della cinghia alternatore.
