Un Tanak in formato XXL si aggiudica un poker di scratch e riesce a mettere tutti alle corde capitalizzando una posizione di partenza buona (anche se non eccezionale), ma sopratutto l’aerodinamica della Yaris che nel veloce è ancora in grado di fare la differenza.
Nei primi sedici chilometri di questa mattina, Tanak ha pagato la troppa foga per un frustrante inizio stagione, partito con un ritmo altissimo è inciampato subito in un testa coda perdendo 20 pesantissimi secondi. Una sfortuna per l’Estone, ma una fortuna per la gara visto i cinque scratch inanellati nelle speciali della prima giornata, senza quel piccolo inciampo probabilmente avrebbe già preso il volo e chiuso il discorso per il successo. In realtà Tanak con i suoi 22″.7 sulla Citroen di Meeke e la mezza minutata sul resto del gruppo una prima ipoteca sul successo Argentino l’ha già messa. Pulire le strade passando per primi sulla strada questa volta è stato meno penalizzante di altre gare, ed a pagare dazio sono stati solo Ogier e Neuville, mentre la Yaris di Tanak terzo sulla strada è riuscita a lanciarsi su un buon compromesso tra le linee pulite, ed i tanti sassi che uscivano su un fondo che si scavava molto più che gli anni passati. Ma a fare la differenza sono state le medie, una boucle di 74 chilometri corsa tutta a con medie sopra i 100 chilometri orari. Velocità che ha esaltato il lavoro dell’aerodinamica della Yaris, che la dove il contachilometri spara in alto è sempre in grado di dare quel plus in più alla WRC made in Puppola. Alle sue spalle l’unico a provare a cantare fuori dal coro è stato Meeke, sapeva di avere un vantaggio a partire da dietro e ci ha messo l’anima, qualche sbavatura gli ha fatto perdere qualche secondino, ma nulla di rilevante contro Tanak e la Yaris c’era davvero poco da fare, se non aspettare le speciali di domani. Il resto del gruppo dei pretendenti ha chiuso la giornata con mezzo minuto di ritardo, con Neuville, Sordo e Ogier separati da poco più di una manciata di secondi.