Il CIVM parte zoppicando con una classifica finale condizionata dallo stop nel finale della seconda manche quando comincia a piovere, ed alcuni tra i favoritissimi della vigilia sono obbligati a rinunciare alla loro salita. Così Merli deve abdicare dopo avere stabilito il nuovo record e il successo sorride alla Norma di Magliona.
Il primo round del tricolore velocità in salita, sulle rampe del Nevegal inizia bene ma finisce in maniera claudicante. Dopo una prima manche pirotecnica, con un Merli in forma smagliante che fa esplodere il record della scalata Bellunese. Un record che abbassa di oltre 2″ quello precedente che aveva stabilito sempre Merli, alle sue spalle c’è un Cubeda in grande spolvero che per pochi centesimi si lascia alle spalle la Norma di Omar Magliona. Ma nella seconda salita i nuvoloni si fanno sempre più scuri, e nel finale arriva la temuta pioggia che obbliga la direzione gara ad un sospensione preludio dello stop definitivo. L’unico dei pretendenti al podio che riesce a partire è Magliona, ed al traguardo e suo il miglior tempo che gli permette di prendersi la leadership della gara con 7″.11 su Conticelli e 11″.98 su Leogrande. Restano al palo sia Merli che Cubeda, decisamente amareggiati da un meteo beffardo che li ha lasciati al palo. Tra le carrozzate il primo è Manuel Dondi che porta la sua Fiat X 1/9 in decima posizione assoluta. Ma alle sue spalle è braccio di ferro tra le GT con le Ferrari 458 GT3 di Peruggini e Gaetani che riescono a tenere dietro il resto del plotone a ruote coperte dai proto E1 Italia alle gemelle GT. In gruppo A vince senza fare sconti a nessuno la Mitsu di Rudy Bicciato, dominatore incontrastato, mentre nel gruppo N il duello tutto Mitsu è tra Mercati e la Pedroni che per tre secondi deve cedere le armi al suo avversario.