Il campionato Europeo della montagna si sposta in Portogallo sulle rampe della Falperra per il primo appuntamento della settimana Iberica, ed il successo questa volta è di Simone Faggioli che con una prima manche super riesce a mettersi dietro Merli.
Il braccio di ferro continua e se vogliamo in maniera ancora più dura di come era cominciato a St Pierre in Francia. Terzo round del CEM e terzo vincitore differente, così dopo Petit in Francia e Merli in Austria è tornato a fare suonare la carica anche Simone Faggioli, che porta così a casa il suo primo successo assoluto. Qualcosa che ha dell’incredibile dopo il dominio assoluto a cui il toscano ci aveva abituati nelle ultime Euro stagioni. Nelle libere super Simo ha subito fatto capire le sue bellicose intenzioni, dopo avere patito nei primi due round una nuova Norma ancora da mettere bene a punto. Ma nelle ultime ascese Merli non ha mancato di rispondergli facendo capire di non avere nessunissima voglia di restargli in scia. Nella prima salita il più veloce di tutti è Faggioli che stacca di 1″753 il Trentino che nella prima parte della salita paga una certa mancanza di grip. Ma la risposta di Christian nella replica è di quelli veementi e tanto per non lasciare nulla al caso va anche a stracciare il record della salita più veloce d’Europa. Faggioli però per quattro decimi e rotti riesce a salvare il suo primo successo stagionale, ottenuto con la vettura 2017, visto i tempi stretti proposti dalla trasferta Iberica il team Fiorentino ha preferito giocare sul sicuro e limare a casa gli ultimi dettagli sulla Norma 2018. Terza la Norma del Francese Sebastien Petit che però paga ai due azzurri la bellezza di una decina di secondi. Buone le prestazioni degli altri piloti di casa Italia, anche se a livello di assoluta l’unico ad entrare nella top ten (con la nona piazza) è il giovane Andrea Bormolini, con la meno potente Osella Pa20 che fa sua la classe vincendo a mani basse. Tra le carrozzate la spunta l’Audi TTR di Vitver che batte l’inossidabile Lancia Delta del nostro Fulvio Giuliani. Da segnalare tra le vetture di produzione il successo di Antonino Migliuolo e della sua fida Mitsubishi.