Per Ben Sulayem si avvicina la fatidica data del Portogallo, se da una parte lascia perplessi il fatto che non emergano indiscrezioni, dall’altra a lasciare basiti è il silenzio dei costruttori, l’unico ad essere andato oltre i sussurri è stata la Toyota che ha messo su una versione prototipale a idrogeno della Yaris.
Alla conferenza in Portogallo dove si parlerà di futuro del WRC manca una sola settimana e l’impressione è quella che tutto possa finire in un niente di fatto, o meglio un rinvio per quanto riguarda le scelte per il futuro, limitandosi ad annunciare i due anni di proroga delle rally1 attuali con qualche variazione nella gestione termico elettrica. Un annuncio che a diciotto mesi dal 2025 si potrebbe anche evitare visto che la proroga di due anni era stata messa in cantiere quando le rally1 erano ancora sulla carta, e se si fosse voluto dare una svolta già dal 2025 oggi si dovrebbe già avere un nuovo regolamento. Il promoter in questi giorni ha parlato di 2028, questo si tradurrebbe in una proroga triennale e non biennale; con un regolamento riuscito male, per non dire disastroso un ulteriore estensione rischia di azzerare il WRC. Mantenere intatta l’attuale base regolamentare ibrida, limitandosi a modificare la gestione termico elettrica, non porterebbe nulla di nuovo, ma rischia di prolungare un agonia dove perdere uno dei tre protagonisti attuali non è un ipotesi così remota. Di sicuro questo non porterebbe nessuna forza nuova, perché le rally1 HY vanno contro le più elementari regole di mercato, costi stratosferici per una tecnologia obsoleta dove con un fornitore unico, le case non possono fare sfoggio del loro potenziale tecnico. In questo momento i tre costruttori presenti sembrano divisi sulla visione futura, la Toyota si è orientata sull’idrogeno ed è l’unica ad avere esplicitato con i fatti la sua indicazione. Hyundai qualche settimana fa ha iniziato a spingere sull’elettrico, ma per il momento non è chiaro se i rally continueranno ad essere il focus dei coreani. Mentre Ford dopo avere dato un supporto iniziale è tornata a lasciare sola in prima linea una M-Sport che si sta giocando tutto su Tanak. A manifestare alla FIA un interesse per il futuro sono stati Skoda, Alpine e Stellantis, tre case interessate soprattutto all’elettrificazione, ma che difficilmente potrebbero essere disposte ad avventurarsi in un nuovo progetto dai costi stratosferici. In realtà oggi l’elettrico rappresenta la soluzione forse più economica, ed anche se in realtà i costruttori hanno sempre più dubbi su un futuro full elettrico, oggi sanno che una fetta di futuro sarà elettrico ed è logico spingano in quella direzione.