Dopo la prova Slovacca il circus Europeo della montagna si sporta in Polonia sulle rampe della Limanowa dove a brillare è sempre la stella di Simone Faggioli che piega di pochi decimi l’Osella di Merli obbligato al palo nelle prove del sabato.
Il braccio di ferro tra i due jedi delle salite continentali Faggioli e Merli è andato in scena anche in Polonia sul tracciato di Limanowa. Una sfida vissuta a ruoli invertiti rispetto a quanto era successo un anno fa, con super Simo ed il pacchetto macchina gomme in difficoltà su un fondo particolarmente scivoloso. Questa volta è toccato al campione in carica Christian Merli, obbligato a rinunciare a due delle salite di prova del sabato, con la sua Osella FA30 bloccata sotto le tende del Trentino da problemi elettrici, mentre il suo avversario metteva a punto la sua Norma M20 FC. Problemi che la squadra del Trentino ha risolto, ma il miglior tempo battuto nelle salite di prova rimanenti non basta a Merli per mettere perfettamente a punto la sua vettura e nella prima salita paga a Faggioli una manciata di decimi, lamentando un’auto scarica nel posteriore. Con le dovute correzioni nella seconda salita Merli affonda i colpi ma per appena 34 millesimi la spunta ancora Simone Faggioli, che fa sua la gara Polacca con un secco due a zero, nonostante un distacco inferiore al secondo. Sul gradino basso del podio ci sale l’Austriaco Lampert, che però paga alla coppia di testa la bellezza di tredici secondi e per poco meno di una manciata di secondi impedisce all’Osella di Degasperi di colorare di azzurro il podio finale. Prima tra le carrozzate la Mitsubishi Lancer del Polacco Dubai che con la nona posizione assoluta entra di prepotenza nella top ten.