Il rally di Roma Capitale manderà in scena una sfida alla pari tra le due rally3 del momento, la Renault Clio e la Ford Fiesta, sulla vettura francese gestista dalla Motorsport Italia ci sarà al volante Paolino Andreucci che andrà a sfidare il leader dell’ERC3 Jon Armstrong al volante della Ford Fiesta Rally3 Evoluta.
Dal debutto della Renault Clio Rally3 sono passati un paio di mesi, ma sino ad oggi nonostante alcune palesi dimostrazioni di forza nei rally d’oltralpe sulla terra e sull’asfalto è mancato un reale confronto con la Fiesta. Nei due round ERC, Polonia e Liepaja la Motorsport Italia assieme alla MRF Tyre ha schierato una Clio Rally3 con Soria, che però tra problemini e sbavature non è mai riuscito a mettere in difficoltà la corsa solitaria della Fiesta di Armstrong a caccia del titolo ERC3. Nella gara di casa, Motorsport Italia, sempre in collaborazione con la MRF Tyre impegnata nello sviluppo degli pneumatici asfalto da 17, ha deciso di schierare il suo primo collaudatore Paolo Andreucci. In pratica potrebbe essere il primo scontro alla pari tra Renault e Ford sulle due Rally3 omologate in circolazione. Tra i due piloti ci passano un paio di generazioni, ma si tratta di due professionisti del volante che sovente si sono occupati di sviluppare vetture o gomme, un ruolo che non è certo quello del povero Soria, abbandonato in balia di se stesso dopo avere vinto il Clio Trophy by Toksport. Un confronto diretto che in maniera abbastanza incredibile sino ad oggi Renault ha evitato, limitandosi a schierare a spot nelle serie francesi asfalto e terra i vincitori dei monomarca sulle Clio Rally5. Alcune prestazioni sull’asfalto dell’ultima nata della Regie hanno lasciato senza parole, e sarebbe assolutamente interessante assistere finalmente ad un vero faccia a faccia sull’asfalto, e non solo. Visto che sino ad oggi le rally3 dell’ovale blu non hanno fatto molti sforzi per uscire dalla loro confort zone sulle gare sterrate del WRC3, mentre sul versante francese l’imperativo oggi è quello di una vettura clienti e basta, vietato investire in programmi ufficiali e semiufficiali. Una filosofia difficile da comprendere soprattutto quando si parla di un gruppo in divenire, da fare conoscere e promuovere.
