Dal Colosseo è partita una delle edizioni del Roma Capitale più combattuta ed avvincente della storia della gara laziale, che all’uscita dall’ultimo service propone una classifica ancora in ballo aperta a più di un pretendente, ma sui trentadue chilometri della Rocca di Cave Andrea Crugnola piazza la sua stoccata e va a chiudere la partita su Campedelli e Tempestini.
La sfida tra i protagonisti dell’ERC e quelli del CIAR sulle strade del Roma Capitale ha regalato una sfida all’ultimo sangue tra i gladiatori del volante, nonostante i centonovanta chilometri di speciale a decidere la partita è stato l’ultimo passaggio sulla Rocca di Cave – Subiaco. Trentadue chilometri da mandare giù tutti di un fiato, in un caldo asfissiante, dopo una lunghissima partita fatta di scratch e contro risposte il favoritissimo della vigilia Andrea Crugnola ha sferrato il colpo del K.O. che ha mandata al tappeto anche Campedelli e Tempestini, che hanno provato sino alla fine a mettere i difficoltà l’alfiere Citroen. Andrea è stato autore di una gara da incorniciare sotto tutti profili, velocistico, ma soprattutto tattico con la seconda parte della prima tappa che si è trasformata in una sorta di difficile partita a scacchi. Crugnola e molti degli altri protagonisti, memori dei problemi di sporco e soprattutto forature che erano emerse su quelle speciali, hanno preferito accorciare le loro linee e non correre il rischio di trovarsi ai margini della classifica per una foratura anche fortuita. Ad approfittare della situazione è stato soprattutto Tempestini che per il tempo di una speciale è riuscito ad andare a soffiare la testa della gara alla Citroen C3 Rally2 del suo rivale. Il Cru non si lascia intimidire e riprende subito le redini della gara, ma la classifica resta molto corta sino all’ultimo passaggio sulla Rocca di Cave. Andrea chilometro dopo chilometro allunga sugli avversari, ed al traguardo di Subiaco mette sette secondi ai primi dei suoi avversari e praticamente manda in archivio le partite CIAR ed ERC. Alle sue spalle l’unico a tenere botta è un Campedelli in grande crescendo, che sulla distanza riesce a mettersi dietro l’intera pattuglia dell’Europeo, che si deve accontentare del gradino basso del podio per un ritrovato Efren Llarena. La quarta piazza se la dividono a pari tempo Tempestini e Franceschi che riaggancia il Trevigiano battente bandiera Rumena sulla power stage finale. Sesto a una quarantina di secondi scarsi dalla vetta troviamo un Hayden Paddon che non molla sino alla fine e per pochi punti riesce a resistere al grande ritorno di Franceschi in testa al campionato ERC.