L’ultimo round del campionato belga va in scena sulle speciali dello Spa Rally, l’erede della leggendaria boucle, ed a fare saltare il banco è la Citroen C3 Rally2 di Rossel che precede di una ventina di secondi la Skoda Fabia di Fernemont che si laurea per la seconda volta campione del Belgio.
Nonostante lo Spa rally sia solamente alla sua settima edizione, la sua eredità geografica della mitica Boucle de Spa, l’ha fatta diventare in pochissimo tempo una la classicissima delle Ardenne. La nuova data di fine autunno ha contribuito con la pioggia, viscido e una spruzzata di neve a dare maggiore mordente ad una gara decisiva per il titolo nazionale con Fernemont, Ghislain De Mevius e Gregoire Munster raccolti in un fazzoletto di appena tredici punti, con le due Citroen C3 di Rossel e Lefebvre a fare da terzi incomodi. Nella prima boucle i cinque sono partiti a tutta dandosele di santa ragione, ma terminate le scaramucce iniziali a prendere il timone è Rossel con una manciata di secondi su Munster e Lefebvre e qualche secondo più in là ci sono Fernemont e De Mavius. Ma nel pomeriggio del sabato Lefebvre deve issare bandiera bianca per il cedimento dell’albero di trasmissione, mentre Munster sbaglia una staccata e perde una mezza minutata. A fine prima tappa a tenersi stretta la leadership è sempre Rossel che tiene a bada un Fernemont che ha chiuso in parte il buco che lo separava dal francese, che soprattutto riesce a scrollarsi di dosso il fiato sul collo di De Mevius. Mentre il campione del mondo WRC3 continua a tenere alto il ritmo, De Mevius perde ancora qualche secondo e si ritrova a una mezza minutata dai primi, con in scia la Hyundai di Munster che nell’ultima buocle riesce a saltarlo e si prende il gradino basso del podio e la seconda piazza del campionato belga. Una situazione che pone fine alle ostilità in testa alla gara con Rossel che mantiene il passo e va a prendersi il successo in scioltezza, mentre Fernemont comincia ad amministrare il suo vantaggio sugli avversari alla corsa al titolo nazionale e non si cura più del francese. Per Adrian Fernemont si tratta del secondo titolo nazionale dopo quello del 2019, si potrebbe definire senza timore di smentita, secondo consecutivo, visto che con sole due gare disputate nel 2020 il titolo non era stato assegnato.