Il programma di filiera ACI Team Italia potrebbe essere arrivato ad un bivio, ed il rischio è di riuscire a garantire solamente il programma di Andolfi. Mentre sul programma con le compatte 208 R2 è silenzio assoluto, una brutto segno per Pisani il vincitore del supercorso.
Nella società odierna che basa sulla comunicazione e l’immagine buona parte del peso aziendale o dei suoi programmi, fa specie il nostro team di bandiera l’ACI Team Italia, che sul versante rally ha visto scendere il silenzio assoluto. Ad eccezione delle uscite a spot di Fabio Andolfi Vallese, Monza e al volante della Fiat 124. Nel caso del Savonese però anche se mancano ancora alcune coordinate il programma WRC2 con una Hyundai R5 è cosa fatta, nonostante una serie di tira e molla passati dall’ufficio complicazioni. Molto più preoccupante la situazione legata alle piccole Peugeot 208 R2 nel WRC3, un ottima base di lancio per un programma di filiera, dove il silenzio è veramente tombale. Abbandonarlo sarebbe una sconfitta anche se per ragioni di forza maggiore (budget), ma lo sarebbe ancora di più lasciarlo nel limbo per cercare di farlo dimenticare facendo finta di niente. Così ad oggi Gianandrea Pisani il vincitore del super corso federale ha in mano il suo bel diplomino ma nulla più, ed il rischio di vedere andare in frantumi la filiera rallystica made in Italy appena costruita è più tangibile che mai.