ACROPOLIS, NEUVILLE SUL PARTENONE

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La seconda tappa parte con un boccone amarissimo da mandare giù per il leader provvisorio Ott Tanak, costretto da una doppia foratura a fermarsi per due volte e scivola in quarta posizione alle spalle di Ogier. Alla fine della mattinata fora anche Sordo che però riesce a salvare la piazza d’onore davanti a Ogier, mentre Neuville senza colpo ferire si prende lo scranno di Giove.

La gara tra pietre e polvere si conferma durissima, ma forse qualcosa in meno del previsto, con delle speciali dove l’organizzazione ha lavorato in maniera importante con le lame dei grader a livellare il fondo. Come testimoniano i cumuli di pietre e sabbia tirati a bordo strada. Il primo colpo di scena non tarda ad arrivare, dopo pochi chilometri sulla Rengini Tanak fora ed è costretto a fermarsi per sostituire il pneumatico, un operazione fatta a tempo di record. Ma riallacciate le cinture si tuffa all’attacco inciampando in una seconda foratura, ed è obbligato a un secondo stop. Il conto a fine speciale è salatissimo, quattro pesantissimi minuti che lo fanno precipitare ad un paio di minuti da Ogier, che si ritrova tra le mani un podio nonostante il dazio pagato ieri per il cedimento del turbo. A quel punto davanti restano Sordo e Neuville, entrambi impegnati ad evitare pietre e trabocchetti, cercando di tenere un passo sufficiente a mettersi al riparo da un Ogier che sia pure senza rischiare oltre il limite tiene alta la pressione. Sull’ultima speciale del mattino Munster si rovescia fuori strada, ma il colpo di scena vero è quello del leader provvisorio Sordo, nonostante un andatura circospetta e compassata, fora la posteriore destra e negli ultimi sei chilometri si trascina sino al traguardo sul cerchio, danneggiando vistosamente la carrozzeria, ed al traguardo paga una cinquantina di secondi allo scratch di Ogier. Abbastanza per salvare la seconda posizione, mentre il suo compagno Neuville, a cui avrebbe comunque dato strada, passa senza colpo ferire al timone di un Acropoli che a rigore di logica avrebbe dovuto concedergli solamente qualche briciola. Invece il Belga si trova a capitanare la classifica nonostante un inizio condizionato non solamente dall’ordine di partenza, ma anche da un problema motore (con il suo propulsore che a tratti girava a tre), e chiude così la prima boucle di ieri ad una quarantina di secondi dai primi. Nonostante questo non si è mai scomposto, pur mantenendo un passo sempre sostenuto, non ha mai forzato per cercare di chiudere il gap, ne tantomeno è caduto nelle provocazioni di Ogier a fine prima tappa, che lo accusa di essere un piagnucolone. Lo stesso fa nella seconda frazione cercando linee pulita e centrali, in grado di consentirgli eventuali correzioni dell’ultimo secondo nel caso si trovi delle pietre in traiettoria. Una condotta inappuntabile, come quella di Sordo che nonostante la polvere in abitacolo si tiene stretta la piazza d’onore (buona per i punti del sabato sera), lasciandosi alle spalle un Ogier che mastica amaro.  

CLASSIFICA

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