Nato e cresciuto nei reparti tecnici di mamma Fiat, uscito in cerca di gloria quando si è smesso di sviluppare progetti di un certo peso Andrea Adamo dopo un paio di anni in Hyundai al seguito della R5 passa al comando di Alzenau saltando a piè pari sullo scranno più alto di Alzenau.
L’anno nuovo porta subito grandi novità, con un terremoto che va a stravolgere gli assetti della squadra di Alzenau. Dopo un lungo apprendistato nell’ombra di Volkswagen con l’avvento della plus nonostante la Hyundai i20 si sia dimostrata una delle più performanti del lotto, il tanto atteso titolo non è mai arrivato, ed a fine 2018 è arrivata l’esautorazione di Michèl Nandan e da oggi le redini della squadra passano nelle mani del direttore sportivo clienti Andrea Adamo. L’ing. Cuneese al suo ritorno ad Alzenau, dopo avere festeggiato l’anno nuovo in Italia, traslocherà nell’ufficio di Nandan dove inizierà subito il lavoro in vista del Montecarlo. Il fatto che dalla Corea avessero sempre smentito pressioni per i successi mancati, conferma che dietro alla quinte l’ingaggio in zona Cesarini di Loeb non è servito a calmare le acque. Un passaggio di testimone importante che potrebbe portare altri cambiamenti a breve, lo scossone è stato grande ma è chiaro che Adamo dovrà affrontare un 2019 con la pressione di dovere portare a casa un titolo a qualunque costo, perché il rischio di arrivare a fine 2019 e chiudere il reparto WRC, oppure non deliberare quello che sarà lo sviluppo di una nuova vettura ora è uno spettro più concreto che mai. Anche se Nandan è considerato da chi lo conosce mezzo Italiano, visto che la sua carriera tecnica era iniziata nel Torinese, con Adamo ritorna alla guida di una squadra mondiale un uomo di casa Italia, cresciuto all’ombra di corso Marche sino a quando si sono sviluppate auto da gara vere, emigrato in cerca di nuove sfide tecniche ora porta la nostra eccellenza da corsa ai vertici del team Coreano.