Nella frazione di ieri nella sughereta i più penalizzati sono risultati i mezzi pesanti, ma nei 329 chilometri verso Mhamid sono stati i camion a dettare il passo con l’Iveco di Bouwens che si lascia a 8 minuti lo Scania di Kovacs che prende la leadership tra le quattro ruote. Bene Tassi e Rossi che raggiungono il traguardo senza troppi problemi.
Se nelle piste tra rocce e sabbia della prima tappa, appena 23 chilometri, ma dove molti camion hanno pagato quasi quaranta minuti al più veloce, affondati da un percorso a loro molto ostico che ha mandato una quindicina tra truck e vetture in tempo imposto. Tra questi c’era anche l’Iveco del Belga Igor Bouwens che nella speciale odierna si è preso subito una bella rivincita andando a firmare uno scratch pesantissimo, rifilando poco meno di nove minuti allo Scania di Kovacs, unico mezzo pesante che ieri è riuscito a limitare i danni. E proprio in virtù del risultato ottenuto nella prima tappa l’Ungherese prende il comando della classifica generale, alle sue spalle scala la generale Bouwens che si porta in seconda posizione ma ad oltre ventidue minuti da Kovacs. Prima tra le vetture la Mercedes del Francese Patrick Martin che nella generale si porta in terza posizione davanti al buggy di Yves Fromont il vincitore della passata edizione. Una frazione molto veloce sulle piste del Marocco tra sabbia e sassi, ma parecchie difficoltà di navigazione che hanno complicato la vita a parecchi equipaggi. Il primo dei nostri è stato Gianni Luca Tassi che con il suo SSV ha concluso la frazione in ventitreesima posizione, guadagnando due posizioni nella generale. Buona anche la prova di Stefano Rossi che chiude in trentesima posizione e senza qualche inciampo a metà frazione quando veleggiava al limite della top twenty, avrebbe concluso ancora più avanti. Tra le moto è la KTM del Norvegese Ullevalseter ad aggiudicarsi la tappa, una rivincita dopo la mezza debacle di ieri e con uno scratch pesantissimo riesce a strappare il timone della gara a Botturi che ora insegue a un minuto e mezzo.
