L’inedita versione autunnale della maratona africana targata Schlesser incorona il buggy proto MD Optimus di Philippe Gosselin che si lascia nettamente alle spalle un terzetto di SSV by Can Am con Dagher-Hayeck, Meijer e Vollebregt.
Philippe Gosselin e Christophe Crespo, su Optimus, in auto, Jean Dagher – Hayeck e Patrick Antoniolli, su Can Am, in SSV e Tomas Tomecek, su Tatra, in camion, si sono imposti nella la tredicesima edizione dell’Africa Eco Race. Una prova di diciasette giorni, 5951 km, da Monaco a Dakar passando per Francia, Marocco, Mauritania e Senegal e conclusasi con la speciale Lac Rose di ventidue km con partenza dalla spiaggia di Niokhob di Dakar. Gosselin e Crespo hanno preso il comando al termine della terza tappa dopo un bel duello con i compagni di team David Gerard et Pascal Delacour, che avevano dominato le prime tappe, ma che poi hanno avuto problemi di orientamento ed hanno perso la leadership. Sul traguardo finale Gosselin e Crespo precedono di 6 ore 51 minuti e 26 Jean Dagher-Hayeck et Patrick Antonioli, su Can Am, primi degli SSV e di 8 ore 13 minuti e 31 Laurens Meijer e Robbert Visser, su Can Am. Quarto posto, a 11 ore 2 minuti e 34, per Rudy Vollebregt e Gert Traa, anche loro su Can Am. Tomas Tomecek su Tatra, primo tra i camion, è quinto a 13 ore 54 minuti e 32. Gerard e Delacour alla fine sono solo decimi con un ritardo di 38 ore 38 minuti e 46. Si è chiusa una gara molto dura con piste difficili in Marocco che ha dovuto affrontare temperature che hanno sfiorato i 50 gradi in Mauritania con sabbia molto fine.