La Marathon Africana con la frazione da Fort Chacal a Dakhla ha concluso la sua prima parte tra le piste e le dune del Marocco, ed oggi si ferma sulla spiaggia di Dakhla per la giornata di riposo. Una prima parte dove a farla da padroni sono stati gli Apache con Paulin al comando e Loubet vincitore di una tappe, stringono i denti gli azzurri con Cabini, Verzeletti e Rossi.
In una prima parte di gara dominata in lungo ed in largo dai proto leggeri, per le vetture sono rimaste solamente poche briciole, vedi l’ultima tappa di Dakhla dove finalmente le auto hanno conquistato il loro primo e unico successo scratch. A conquistarlo è stato il belga Koen Wauters con una Toyota Hilux T1, un bilancio abbastanza magro perché nella generale la prima vettura è l’Hilux T1 del compagno di squadra di Koen, Pascal Feryn. Quinto assoluto ma con un ritardo dalla testa della gara prossimo alle quattro ore. I prototipi leggeri T3 e T4 in Marocco hanno dimostrato di avere una marcia in più, ma in particolare i nuovissimi Apache a motorizzazione ibrida hanno bacchettato tutti, andando a firmare ben tre scratch. Gautier Paulin presa la leadership sulla seconda speciale, si è presentato al riposo con due ore di vantaggio sul Polaris del francese Frederic Henricy, e due e mezza sul Can Am dello spagnolo Carlos Vento terzo assoluto. Il campione di motocross d’oltralpe Gautier Paulin è in testa anche nel conteggio dei successi parziali con due scratch, uno strappato a tavolino per una penalità al compagno di squadra Loubet. Il pilota corso ex uomo M-Sport nel WRC ha saputo reagire, ed ha piegato tutti sulla quarta speciale, conquistando il successo di tappa, nella generale invece paga dazio per una serie di problemi che sulla terza speciale lo hanno obbligato a lunghissimi e ripetuti stop. A guidare la gara tra i camion è il pilota della repubblica Ceca Tomas Tomecek, ottavo nella classifica generale dove precedere lo Scania di Aad Van Velsen di un oretta e mezza. A guidare la pattuglia italiana sono i truck Mercedes della Orobica Raid con Antonio Cabini, Carlo Cabini e Raffaella Cabini in quindicesima posizione assoluta e quarti tra i T5; seguiti a ruota nella classifica generale e di raggruppamento dai compagni di team Giulio Verzeletti e Giuseppe Fortuna. Qualche posizione più indietro il Nissan Patrol GR 4.8, di Stefano Rossi e Jacopo Casini in piena fase di rimonta, il pilota aretino è partito bene ma nella seconda tappa un problema elettrico lo ha obbligato a fermarsi, ed inevitabilmente ha pagato pegno scivolando lontano dalle prime auto in classifica.