L’AER24, l’anti Dakar è partita ieri sera dal principato di Montecarlo, dopo avere espletato tutte le formalità burocratiche delle verifiche sul porto di Menton, ed ora la carovana è già in marcia verso Sete dove si imbarcherà per il Marocco. Un ritorno nella sua data classica accolto positivamente da tutti, ma sono molte le perplessità a livello comunicativo.
La maratona cross country ideata da Schlesser per i veri malati d’Africa ha preso il via come è oramai tradizione dal porto del Principato di Monaco, una partenza di gala in uno dei più belli salotti di Europa. L’interesse per questa quindicesima edizione dell’Africa Eco Race ha portato a Montecarlo un folto pubblico festante, che ha salutato con calore tutti i concorrenti oramai in viaggio verso Sete, dove si imbarcheranno per il Marocco. La gara vera scatterà martedì 2 gennaio 2024 sui cento settantaquattro chilometri di speciale della Nador Boudnib, la prima delle cinque tappe marocchine che porteranno alla classicissima giornata di riposo sulla spiaggia di Dakhla. Un edizione sino a questo momento avvolta nel mistero, anche se sarebbe più corretto parlare di un black-out sulla comunicazione. Arrivare sulla pedana di partenza senza avere reso pubblico sui propri canali uno straccio di elenco iscritti, affidandosi al fai da te dei singoli partecipanti, è qualcosa di mai visto e sicuramente non aiuta i concorrenti a fare conoscere il loro impegno ad un pubblico più vasto. Con la partenza della gara vera c’è da sperare l’organizzazione cambi marcia, altrimenti sarà davvero difficile riuscire a dare una copertura adeguata all’evento. Anche se non si tratta della Dakar firmata dalla ASO, l’Africa Eco Race è una delle corse a dimensione amatoriale, in grado di esaltare tutti i partecipanti e non trasformarli in un anonimo plotone di comparse al seguito delle squadre ufficiali o semiufficiali. Ed è per questo spirito vicino a quello di Sabine quando aveva messo in pista le prime edizioni della Parigi Dakar che merita essere seguita e dare spazio a quegli italiani come Stefano Rossi, uno dei più assidui piloti al via di casa Italia.