Il rally del Brunello storico ha visto la Ford Sierra RS Cosworth 4×4 del padrone di casa Valter Pierangioli dettare il passo in maniera autoritaria, con otto scratch su dieci speciali ha messo tutti alle corde a cominciare dal campione italiano CIRTS Lucky, che a fine gara gli paga un minuto abbondante.
Il rally del Brunello storico ha proposto uno spettacolo assolutamente all’altezza delle aspettative, soprattutto quelle di un elenco iscritti impressionante per una gara tutta su terra dedicata al pianeta storiche. Dopo tre edizioni firmate tutte dalla famiglia Battistolli, con nelle prime due la Lancia Rally 037 condotta in maniera magistrale del solito Alby Battistolli, l’anno passato è stato il turno di papà “Lucky” al volante della Lancia Delta Integrale 16V. Un successo che il vicentino puntava a rinverdire, ma questa volta il padrone di casa Valter Pierangioli, non ha concesso nulla a nessuno dominando la gara dall’inizio alla fine e finalmente è riuscito a festeggiare il successo sul podio finale nella sua Montalcino. Correre sulle speciali di casa gli ha dato quella carica in più, in particolar modo dopo la delusione per una rottura che l’anno passato gli ha impedito di concretizzare un ottima seconda piazza. Ma rispetto all’anno passato quello che abbiamo visto in azione è stato un Pierangioli trasformato, una spanna sopra la concorrenza ma soprattutto concreto nel dare al suo passo regolarità e costanza che gli ha permesso di mettere in ginocchio l’intero plotone, Battistolli papà compreso. Ed anche i tre minuti pagati al controllo orario dell’ultimo passaggio sulla “Sesta” pur dimezzando il suo vantaggio, non ha fermato il suo trend positivo di successi scratch realizzando a fine gara un impressionante nove su dieci. Il secondo posto finale è per la Lancia Delta integrale di Lucky, rallentato nella seconda giornata da problemi al cambio si consola conquistando il titolo italiano CIRTS riservato alle vetture a trazione integrale. Il gradino basso del podio se lo tiene stretto Andrea Tonelli, primo tra le due ruote motrici con la sua Ford Escort RS 1800 MKII sin dai primi metri di gara, nel finale rimedia un ribaltone ma se la cava con vistosi (quanto innocui) danni cosmetici. Appena fuori dal podio Bruno Pelliccioni, scivolato ai margini della top venti nella prima frazione, è stato autore di una grande rimonta che nel finale lo ha portato a saltare Succi e Matteo Luise.