AL BRUNELLO, SI.. PUO.. FARE.. !!

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Il passo indietro del CIAR, tornato quest’anno ad imporre come lunghezza massima i cento chilometri, ha portato le serie minori CIRA e CIRT a proporre delle gare sempre più piegate su se stesse, e sulla terra nessuno ha osato avventurarsi oltre i settanta chilometri, il Brunello invece nella sua terza edizione porta il suo chilometraggio oltre quota cento.

Il Rally del Brunello, erede naturale del Tuscan, una delle gare sterrate più belle del panorama tricolore, quest’anno si presenta alla terza edizione con una nuova scommessa, la terza consecutiva di un’organizzazione coraggiosa, che non ha paura di innovare e vuole continuare a crescere. Nella prima edizione targata 2021, la gara di Montalcino è stata la prima in Italia a presentare un rally su sterrato dedicato esclusivamente alle vetture storiche. L’anno passato il rally ha aperto alle vetture moderne e lo ha fatto sdoppiandosi, proponendo il primo giorno la consolidata gara storica, e nella giornata seguente quella dedicata alle moderne. Questa seconda giornata su richiesta della federazione è stata inserita last minute nel CIRT, che lo scorso anno ha perso ben due pezzi strada facendo. Un opera di salvataggio meritevole, con un percorso sulle crete senesi elogiato da tutti, ma tanto non gli è bastato per una riconferma (strameritata) nella massima serie. Questo però si è rivelato uno stimolo per un’altra scommessa, così dopo le prime due edizioni con un chilometraggio a cavallo di una settantina di chilometri, quest’anno la gara si presenta con un format di un cento e un chilometri. Unica gara ad andare controtendenza, tra chilometraggi imbrigliati dalla federazione e dal timore di troppi organizzazioni ad uscire dagli schemi, soprattutto sulla terra dove spesso si finisce ostaggi anche degli stessi piloti. Con i più che pubblicamente rimpiangono le gare di una volta, ma alla fine fanno di conto su quei mille o duemila euri in più che possono costare quei dieci o venti chilometri di più. A differenza della versione 2022 la gara non si sdoppierà, e vedrà partire davanti a tutti il rally storico, mentre le vetture moderne andranno in coda; d’altronde la scelta era tra mettere tutto il budget su due gare differenti ma short, oppure andare alla ricerca di una gara che non sia iper compressa. Il Brunello 2023 inizierà con due speciali in notturna, un apericena nella prima serata di venerdì 10 novembre, e proseguirà sabato 11 novembre con otto speciali, e la maggior parte delle speciali andrà in replica solamente una volta.

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