AL SAFARI ROVANPERA IN FUGA

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Con una gara tatticamente ineccepibile a Kalle è bastato capitalizzare la posizione di partenza in una tappa assolutamente asciutta, e dopo un’ora e un quarto di gara ha mollato a Evans primo degli inseguitori una minutata scarsa, ed ora solamente qualche temporale può mettersi tra lui ed il suo secondo successo Africano.

I favori del pronostico erano tutti per lui, ed a differenza della Svezia è stato semplicemente perfetto nell’andare a confermarli, anche senza la presenza della pioggia che è in grado di esaltarlo. Una serie di giornate asciutte, ha proposto un terreno senza fango o pozze d’acqua, una strada che si velocizzava con il passare delle vetture, vantaggio che Kalle ha capitalizzato picchiando secco ma senza esagerare. Soprattutto nella prima bouclé quando le Hyundai di Lappi e Tanak si sono tenacemente opposti, cercando di arginare la sua azione. Entrambi i piloti della Hyundai hanno giocato una bella partita, molto veloci entrambi attenti a non mettere troppo in difficoltà le rispettive meccaniche. Se Ott ha interpretato la sua gara da libero battitore, Lappi si è confermato perfetto uomo squadra, al contrario dello Sweden dove gli è stato chiesto di partire con il freno a mano tirato, questa è partito per contrastare Kalle, e nella prima bouclé è partito con una sola scorta. Un vantaggio che gli ha permesso di chiudere il giro in seconda posizione a una quindicina di secondi dal connazionale della Toyota. Nella replica pomeridiana però si è dovuto fermare a bordo speciale con il cambio out, troppo pochi i chilometri per imputare il cedimento ad un eccessivo affaticamento per il ritmo imposto. La speciale seguente è stato il turno di Tanak, un pietrone di quelli appena tirati fuori nel bel mezzo della carreggiata ha compromesso l’anteriore destra, ed anche se ha evitato di uscire di strada si è dovuto fermare con l’anteriore completamente aperto. Solitamente forature e danni allo sterzo sono quasi sempre imputabili ad un uno stile troppo arrembante, ma questa volta Ott pur tenendo un passo molto veloce non è andato a cercarlo, anzi stava tenendo linee più centrali e sicure. A quel punto Kalle si è ritrovato con una minutata sul gruppetto di Evans, Katsuta e Neuville raccolto in una decina di secondi, in piena battaglia per le posizioni di immediato rincalzo. In una gara qualunque con quel vantaggio si potrebbe parlare di ipoteca e gara chiusa, ma sugli altopiani Kenyoti vista la velocità con la quale nel pomeriggio le nuvole hanno coperto il cielo, e con le previsioni di domani che danno temporali pomeridiani, mai dire mai. Con i concorrenti a tre minuti e Kalle ultimo a partire il rischio di trovare la pioggia dove altri sono passati mentre cominciava a gocciolare, può ribaltare tutto nel giro di qualche chilometro.    

CLASSIFICA

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