Il Sanremo si conclude con una volata da Cesio a Carpasio, con le prime speciali che si trasformano in una sola di venti chilometri da mandare giù tutta di un fiato. Una lunga galoppata solitaria per Breen che va a prendersi il suo secondo successo consecutivo nella città dei fiori.
Se per la prima posizione non ci sono fibrillazioni visto che Breen ha dalla sua una decina di secondi, una speciale di venti chilometri quindi più congeniale ai rally del WRC dove abitualmente si cimenta, per non parlare delle condizioni delle strade con quell’asciutto che si alterna all’umido scivoloso come nella sua natia Irlanda. Tanto per non lasciare nulla al caso e mettersi al riparo anche da qualche nube dispettosa che decida di scaricare acqua all’improvviso Breen imbarca due scorte pioggia in maniera da avere a disposizione una seconda scelta last minute. Una sorta di botte di ferro che Craig capitalizza facendo segnare un ottimo quarto tempo mettendo la parola fine ad una gara che attendeva il suo secondo suggello. La piazza d’onore se la prende un Crugnola scatenato, dopo avere interpretato male l’ultimo passaggio sulla Vignai si ritrova Andolfi sugli scarichi ad appena 6 decimi. Le condizioni giocano a favore del campione italiano in carica; circostanze che mette a frutto lanciando la sua Hyundai i20 a briglia sciolta in una cavalcata che gli permette di mettere alle corde la Fabia R5 di Andolfi. Al Savonese nonostante gli tocchi accontentarsi del gradino basso del podio, resta la grandissima soddisfazione di essere riusciti a mettere tutti gli avversari, ufficiali e non, alle corde sotto la pioggia battente. A giocarsi la quarta piazza c’erano Albertini e Campedelli che si sono presentati allo start di Cesio separati da meno di due secondi e con un colpo di reni imperiale Stefano Albertini riesce a tenere dietro il suo avversario, che non trova il giusto ritmo e lascia un paio di manciate di secondi di troppo sulla strada che permettono a Basso di saltarlo e soffiargli l’ultimo posto della top five.