Firmare un successo nella massima serie tricolore è sempre un grande traguardo, ancora di più lo è ottenerlo lottando sino all’ultima speciale contro avversari più navigati perché ti obbliga a superare quella barriera psicologica dei propri limiti, quel cambio di marcia quando serve dare tutto per vincere ed è stato il caso di De Tommaso.
Un anno di apprendistato CIR, sia pure a chilometraggio ridotto, aveva già messo in evidenza il potenziale del Varesino. Negli up and down delle sue prestazioni aveva evidenziato dei picchi prestazionali al pari dei primi, mentre i bassi sono arrivati quasi sempre su terreni o condizioni dove mancava di esperienza, più che bassi potremmo definirli rallentamenti calcolati. Damiano ha iniziato giovanissimo a calcare i palcoscenici tricolori sulle compatte tutto avanti, e questo sicuramente contribuisce a dargli un’aura di pilota navigato anche se in realtà di anni ne ha compiuti ventisei a febbraio; è quindi evidente che stiamo parlando di un protagonista assoluto molto giovane. Un campionato quello tricolore che indipendentemente dal successo di Basso la stagione passata, dal venti venti si è svecchiato molto aprendo le porte ad una nuova generazione, ed uno dei pezzi da novanta del nuovo che avanza è proprio Damiano De Tommaso. Nelle prime due gare di quest’anno Damiano ha subito messo sul piatto che non sarebbe più stata una stagione di apprendistato, ed è stato l’unico a restare in scia ad un Crugnola XL, che al volante della Citroen C3 è ritornato a dettare il passo e non a inseguire. Ma al Targa, nella testa di De Tommaso è arrivato l’ultimo step dei campioni, cambiare passo nei momenti decisivi e non lasciarsi sopraffare dalla paura di sbagliare, o se vogliamo di vincere. Una gara perfetta soprattutto nella gestione tattica e mentale, aggressivo nella prima giornata, impeccabile nell’amministrazione del vantaggio accumulato il sabato, bravissimo nel leggere il momento sulla speciale finale, non ha amministrato né pensato a difendersi, con 4” su un Crugnola lanciatissimo ha messo alla frusta la sua Skoda Fabia e gli ha tirato fuori tutto; perché quello era il momento di andare a vincere e non solo di provarci. Il Targa ci ha restituito un De Tommaso più determinato, “che ora ci crede sino in fondo”, ed anche se Andrea resta il favorito numero uno, per bissare lo scudetto tricolore ora sa che non potrà permettersi errori perché i due ragazzi del CIAR sono cresciuti e pronti a giocarsela sino in fondo.