Il quinto appuntamento con il campionato Italiano super salita in Valcamonica propone uno scontro stellare tra i protagonisti del tricolore e quelli dell’Europeo Montagna, ed a conquistare l’assoluta con una prima salita impressionante è stato Simone Faggioli, che nella generale si lascia dietro l’Osella di Merli e la Nova di Schatz primo e secondo nella classifica dell’Europeo.
La classicissima bresciana inizia in maniera inattesa con le due salite di prova dove a svettare è l’Osella del giovanissimo Luigi Fazzino, che si impone prima davanti a Schatz e Faggioli, mentre nella seconda manche è il primo a scendere sotto il muro dei tre minuti e cinquanta, questa volta tallonato dalle Osella di Merli e Lombardi. Nella prima salita di gara a fare saltare letteralmente il banco è un super Faggioli che con la sua Nova Proto NP01 con il tempo di 3’42”.600 fissa il nuovo record sugli otto chilometri e seicento metri del Trofeo Vallecamonica. Un tempone che lascia a quattro secondi le Osella di Merli e Fazzino, entrambi in grandissimo spolvero. Una performance che gli permette di salvare il successo perché nella seconda salita viene fermato in gara, per lo stop tecnico che ferma in strada l’Osella di Fazzino. Costretto a tornare allo start per una ripartenza con delle gomme più usurate, ed una concentrazione non certamente ideale, riesce comunque a strappare una terza posizione in scia a Schatz e Merli, confermando il primato nella somma dei tempi davanti a Merli staccato di 2”.796. Gradino basso del podio per il francese della Nova Proto NP01 Schatz, che deve cedere un altro successo Europeo assoluto a un Merli rinfrancato dalla trasferta americana. A chiudere la Top Five troviamo altri due driver che si sono affidati ai telai della Nova Franco Caruso e il belga Corentin Starck il solo oltre ai primi tre (ed al ritirato Fazzino) ad essere riuscito a scendere sotto il muro dei tre secondi e cinquanta. Lotta al vertice serratissima anche tra le carrozzate dove a spuntarla con un colpo di reni nel finale è il portacolori della repubblica Ceca Ronnie Bratschi che mette il muso della sua Mitsubishi Lancer Evo VII RS, per una manciata di decimi davanti alla Fiat X 1/9 di Manuel Dondi in formato XXL, in particolare nella prima salita dove riesce a mettere tutti in fila. Terzo gradino del podio e successo nella categoria GT tricolore per Ilario Bondioni al volante della Ferrari 488 Evo, che precede la 488 Challenge Evo di Lucio Peruggini che molla una carrettata di secondi a due dei grandi protagonisti dell’Europeo Nicolas Werver con la Porsche 997 GT3R e alla Ferrari 488 di Igor Stefanovski. Da segnalare la bella prova di Giuseppe Aragona che con la sua Volkswagen Golf E1 si piazza nel mezzo del gruppetto delle gran turismo prima citate.