Dopo una scoppiettante permanenza nel campionato Italiano WRC (l’attuale CIRA) il rally di Alba fa registrare un ingresso nella massima serie tricolore dirompente; quantità e tanta qualità, non certo quelle di una new entry ma di una gara con ambizioni internazionali che assieme a Sanremo e Roma vuole di più.
La classica Albese nelle sue ultime edizioni ha fatto parlare tanto di se grazie all’asse con Alzenau, che dal 2019 ha portato in passerella i piloti ufficiali, ma anche tanti nomi di spessore legati al reparto clienti. Una connection nata dai rapporti personali tra gli organizzatori dell’Alba, ed il cuneese salito ai vertici della casa Coreana. Il passaggio nella massima serie è stato sicuramente uno dei più meritati che nei rally del bel paese si sia mai visto, oggi però ad impressionare sono gli sforzi messi in campo non tanto per dimostrare di meritare la promozione, ma per puntare alla corona della miglior gara del campionato. Un impresa tutt’altro che facile vista la presenza del round targato ERC di Roma e un Sanremo che oggi ha calato la sua euro candidatura, e sulle speciali rivierasche hanno portato due pezzi da novanta come Breen e Ostberg. Ad alba di extra CIAR internazionali ci saranno Paddon, Gryazin e Lefebvre due protagonisti part time del WRC2 e il russo che punta a Junior e Open, ed il leader provvisorio dell’ERC Efren Llarena. Un piatto bello ricco dal quale non solo si scorge la voglia di risultare il migliore evento del tricolore, ma è evidente che ci siano anche delle ambizioni internazionali che vanno oltre il TER. Gli iscritti CIAR raggiungono i cento belli tondi, primato stagionale del campionato; una mano a superare i 78 del Sanremo, l’ha data la dozzina della GR Yaris Rally Cup, ed altrettanti protagonisti del campionato Elvetico. Ad impressionare nei numeri di Alba non è tanto il complessivo quanto il numero delle Rally2 / R5 che raddoppia passando dai 17 di Sanremo e Targa a 36 vetture. Segno della grande affezione, che in pochissimi anni la gara cuneese è riuscita a creare, diventando il punto di riferimento del territorio, quell’appuntamento immancabile a cui non si può rinunciare. Ragione che ha portato più di un gentleman a rinunciare a fare due impegni minori a favore di una gara titolata, ma quando i budget piangono, oppure si punta alla qualifica per la finale di Coppa, a scegliere la versione short targata CRZ sono stati 89. Un numero pesantissimo per una gara destinata ad andare in coda alla massima serie.