Nella piana Salentina ad Albertini basta una sola boucle per chiudere il discorso, limitandosi così nelle successive tornate a controllare i suoi avversari. senza però smettere di mietere tempi scratch. Un ritmo che sgretola il plotone e vede sopravvivere il solo Porro.
Le medie del Salento non sono di quelle stellari, ma le strade delle speciali con i suoi dritti ed allunghi che propongono picchi velocistici impegnativi, nelle classifiche danno più peso a secondi e decimi. Un aspetto che rende ancora di più l’idea di quanto sia stato schiacciante il dominio del Bresciano, dopo la stage apericena di ieri sera gli è bastata la prima boucle per chiudere la partita, mettendo tra se e gli avversari una mezza minutata. Un passo sopra la media che ha messo tutti alle corde, ed in più di uno hanno finito con il pagare caro il tentativo di aumentare il loro ritmo. Albertini nelle successive ripetizioni ha leggermente ricompassato le sue linee, ma senza lasciare spazio ai suoi avversari, ed ha continuato ad inanellare uno scratch dietro l’altro, mettendo un sigillo imperiale al suo secondo successo stagionale nella serie tricolore dedicata alle WRC. Alle sue spalle un Paolo Porro ritrovato, dopo una buona partenza, ha subito iniziato un braccio di ferro sul filo dei decimi con Simone Miele. Nel secondo round la Citroen DS3 WRC di Miele va al tappeto per il cedimento della pompa dell’acqua, lasciando così la strada del podio spianata alle Fiesta WRC di Porro e Rizzello. Il Lariano è comunque l’unico a restare in scia a Albertini, andando così a consolidare la sua seconda piazza dalle velleitarie ambizioni di Francesco Rizzello e nell’ultima boucle entrambi si limitano a marcare il loro territorio. Medaglia di legno per la Peugeot 208 R5 di Carella che però sbaraglia letteralmente la concorrenza di classe, unico avversario almeno sino a quando esce di strada Giuseppe Bergantino.