Vincono in due, come un anno fa: Alberto Battistolli porta a casa il Rally delle Marche, Paolo Andreucci diventa per la seconda volta consecutiva campione italiano terra. “Ha fatto 13” recitavano le maglie preparate dai tifosi che l’hanno aspettato in piazza Vittorio Emanuele a Cingoli.
Agli undici titoli assoluti si aggiungono i due campionati sterrati: “Non è stata facile come può sembrare, gestire il recupero e tentare di prendere Alberto è stata molto dura”, il suo commento a fine gara.
Non è stata facile per lui, però: nel primo giro Battistolli ha azzeccato la scelta di gomme e ha spinto come un forsennato, lasciando Ucci quarto a 20” e Oldrati secondo a 15”. Il vuoto, letteralmente. Fra i due si è inserito Costenaro, che vincendo avrebbe potuto tenere vivo il campionato. Stando così le cose per la verità non si sarebbe deciso niente: anche Oldrati avrebbe potuto dire la sua, recuperando quei pochi punti che servivano per stare nei giochi fino all’ultima gara, il Rally del Brunello. Il secondo giro, complice un Battistolli impegnato a spazzare le strade (sporchissime soprattutto nel veloce per il passaggio del Cross Country), ha rivoluzionato la classifica: il garfagnino è riuscito a recuperare al vicentino 5”, ma soprattutto a tornare secondo davanti a Oldrati e Costenaro. Fosse finita così sarebbe stato campione. Sembrava tutto ormai scritto, ma ci si è messo il meteo: dopo un paio d’ore indecifrabili, proprio mentre le auto iniziavano a uscire dal parco assistenza ha iniziato a diluviare, con le prove che si sono bagnate sempre di più col passare dei minuti.
Nella prima prova c’è stata battaglia, con Battistolli e Andreucci (che correrà il Brunello con una Bmw M3 nella gara storica) divisi da mezzo secondo. Già dalla seconda il vicentino ha gestito pagando un secondo al chilometro, tanto da convincere anche il toscano a tenersi quel secondo posto che gli sarebbe valso l’Italiano. Così è stato, ma nonostante questo c’erano comunque altri motivi per stare in guardia: Oldrati avrebbe dovuto difendere il terzo posto da Giacomo Costenaro, quarto, ma il bergamasco aveva scelto gomme troppo dure all’inizio del giro. Nonostante questo ha giocato il tutto per tutto all’ultima prova, vincendola e garantendosi la medaglia di bronzo. Lui sarà al via dell’ultima gara di campionato mentre Costenaro dovrà fare alcune valutazioni.
Niccolò Budoia