ALLA NUCIA VA IN SCENA IL 2025

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Sulle speciali iberiche del rallye La Nucía – Mediterráneo, valido per la seconda divisione nazionale, è andato in scena uno show da campionato del mondo con Neuville e Mikkelsen impegnati teoricamente a testare le loro i20 N in vista del Giappone, in realtà il sapore è stato quello di una prova comparativa in vista del venti venticinque.

Sulle undici speciali, nove delle quali andate in scena il sabato, a livello prestazionale è stata una gara inevitabilmente a senso unico, vista l’abissale differenza tra le due Hyundai i20 N Rally1, ed il nutrito plotoncino delle rally2. Undici round con l’uno due Neuville Mikkelsen ripetuto in fedele fotocopia su tutte le speciali. Ed alla fine il ritardo di Andreas dal Belga è stato di poco inferiore ad una cinquantina di secondi, su cento ventisette chilometri cronometrati. La vettura di Neuville era la stessa dei test prima della gara senza l’unità ibrida, provata dal Belga, ed anche da Tanak. In realtà trattandosi di prove comparative, dare dei giudizi esterni attendibili non è mai facile, perché regolazioni e allestimenti erano top secret, ed una volta terminata la gara gli uomini di Alzenau hanno preferito non portare le vetture in parco chiuso, dove potevano essere osservate con maggiore attenzione dai tecnici presenti. Le differenze dei tempi tra Thierry e Andreas nelle due speciali della prima giornata e le prime tre del sabato (che non sono andate in replica) la differenza cronometrica è stata a favore di Neuville, ma decisamente contenuta. Undici secondi in circa cinquantadue chilometri. Una differenza teoricamente più ridotta rispetto al gap che a pari macchia separa i due piloti, forse anche più contenuto del previsto. Nella seconda metà della gara, una bouclé di tre speciali mandate in replica a stretto giro di posta, il divario si è dilatato sensibilmente a favore di Neuville, è però impossibile sapere se siano state fatte differenti regolazioni sulle vetture. Lo stesso vale per il passo dei piloti, di sicuro Neuville ha corso su un passo regolarissimo, quello teoricamente ideale da tenere nei test, ed impressiona la precisione al decimo di secondo sfoggiata da Neuville tra il primo e il secondo passaggio. Un esercizio tentato anche da Mikkelsen, ma la precisione non era la stessa e sull’ultima speciale ha alzato in maniera più evidente il piede. Lasciando però da parte le considerazioni squisitamente tecniche, va sottolineato il grande spettacolo che “con” oppure “senza” hanno saputo regalare i due piloti di Alzenau, ad un pubblico accorso in massa per ammirare le due reginette del mondiale.

CLASSIFICA

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